giovedì, 19 Dicembre 2024

Alitalia presenta piano ristrutturazione al Governo

Oggi il piano di ristrutturazione di Alitalia arriverà sul tavolo del Governo. Il tavolo vedrà la presenza di Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico,  Graziano Delrio e Pier Carlo Padoan, rispettivamente ministro dei Trasporti e dell’Economia, i vertici della compagnia aerea, con in testa l’ad Cramer Ball  e James Hogan, numero uno di Etihad.

Il vertice di oggi sarà  l’occasione per fare chiarezza sul nuovo piano industriale, sul quale sono circolate voci di ogni tipo, e soprattutto sul taglio dei costi e sul nodo esuberi, che stando ad alcune indiscrezioni potrebbero essere addirittura 4mila, mentre per fonti sindacali il numero dovrebbe essere vicino ai 1.600. Ovviamente il tema lavoro è quello che sta più a cuore al Governo, non solo da un punto di vista sociale, ma anche per le ricadute di eventuali nuovi programmi ammortizzatori sociali che, in passato, già hanno contraddistinto pesantemente la storia del vettore aereo. La sforbiciata si dovrebbe concentrare su chi lavora negli uffici, mentre non riguarderebbe il personale navigante.

Altra limatura ai costi potrebbe arrivare dal nuovo contratto di lavoro: per ora, scaduto il precedente, si prosegue mantenendo congelati gli scatti.  Alitalia, però, è considerata ‘strategica’ dall’esecutivo anche da un punto di vista industriale e di sistema Paese e per questo i tre ministri vorranno vederci chiaro su quali saranno le linee guida dei prossimi anni, a partire da come verrà ridisegnato il network.

La ricetta prevedrebbe una sorta di sdoppiamento della compagnia, con una realtà dedicata al breve raggio con modello low cost e l’altra riservata al lungo raggio. In particolare, il management punterebbe a cancellare le tratte non redditizie come la Fiumicino-Malpensa, che verrà abolita dall’1 febbraio, e un ampliamento della capacità sulle lunghe distanze, dove a prescindere da come andrà a finire la joint venture transatlantica, la capacità dovrebbe essere aumentata dell’8% nel 2017. Ma anche qui le rotte non remunerative saranno asciugate, vedi Rio de Janeiro e Seul, mentre ne saranno augurate di nuove laddove si stimano più passeggeri a bordo (ci sarà un volo diretto a Kiev e d’estate uno per Ibiza).

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