Tempi duri per Malpensa. Lo scalo milanese continua a essere nell’occhio del ciclone. Questa volta tocca ai Sindacati fare la voce grossa. L’assemblea dei lavoratori di Malpensa ha deciso infatti di affidare ai sindacati 48 ore di sciopero per protestare contro la gestione della società Sea alla luce del ridimensionamento delle attività di handling (carico e scarico, rampa, check in, biglietteria) causata dalla cessazione, dal 31 dicembre scorso, dei contratti con Swiss e Aerflot. Timori sono stati peraltro espressi da lavoratori e sindacati per i contratti in corso con la brasiliana Varig e la portoghese Tap. I mancati rinnovi dei contratti, secondo dipendenti e sindacati, oltre alla perdita di attività di Sea rischiano anche di provocare esuberi occupazionali connessi alla necessità di ricollocamento dei lavoratori legati alle singole attività di handling legate ai contratti. I posti a rischio, secondo quanto riferito da Cgil Cisl e Uil, Ugl e Sulta cui è stata delegata la proclamazione degli scioperi, sarebbero oltre un centinaio. La proposta relativa all’ astensione dal lavoro, tuttavia, dovrà essere ora portata all’ approvazione dell’ assemblea dei lavoratori di Linate.