giovedì, 18 Luglio 2024

Festival, il Mediterraneo come i Caraibi

Il Gruppo punta sul Mzoogiorno incrementando l’offerta di posti del 50%

Per il gruppo Festival crociere, “le destinazioni del Mezzogiorno italiano sono e diventeranno sempre più i Caraibi del Mediterraneo”. Lo ha detto Giorgio Poulides, presidente del gruppo, presentando il progetto su larga scala preparato per il Mezzogiorno dall’azienda. Festival afferma di aver già, nel 2002, “raddoppiato i passeggeri italiani, servendo, unico operatore del settore, un
network di cinque porti nel sud d’Italia (Bari, Napoli, Messina, Palermo, Civitavecchia)”. Ora “si prepara a incrementare di un ulteriore 50% la sua offerta di posti nel Mezzogiorno”, varando un progetto integrato mirato all’utilizzazione intensiva delle strutture e dei servizi portuali, rendendo il Sud – dove il gruppo europeo delle crociere impegna quattro navi – un’area di prolungata stagionalità crocieristica. A questo riguardo, Festival sottolinea che le proprie navi “sono state le ultime a lasciare queste rotte per trasferirsi oltre oceano”. Il piano della compagnia, che – dice Poulides – si appresta a chiudere il 2002 con un fatturato di oltre 300 milioni di euro, “prevede un radicamento stabile della compagnia e dei suoi servizi in tutti i principali porti del sud: Festival conta di acquisire quote di partecipazione nei terminal passeggeri di Napoli, Civitavecchia e Bari, per garantire ai suoi passeggeri un servizio a terra in linea con quello offerto dalle sue navi”. Festival ha anche allo studio – aggiunge il presidente – “progetti mirati di valorizzazione ulteriore delle enormi risorse e potenzialità artistiche , culturali e archeologiche del sud, sulla falsariga delle escursioni notturne a Pompei realizzate per la prima volta in questa stagione”. “In termini economici ed occupazionali il radicamento e l’impegno di Festival nel Mezzogiorno – è detto in una nota – sta già producendo consistenti ricadute: secondo recenti analisi e studi, ogni crocierista a terra contribuisce al commercio locale con una spesa di circa 50 euro. L’indotto diretto in servizi portuali generato dalle navi Festival è quantificabile in circa 20.000 giornate-uomo, senza considerare le forniture di bordo, i servizi turistici e le ricadute sulla ristorazione e il commercio”. Nel 2002 le quattro navi Festival (European Stars, European Vision, Mistral e Bolero) hanno compiuto – si conclude nella nota – nel solo porto di Napoli 68 approdi. Nei progetti della compagnia figura ora l’inserimento di altri scali del sud.

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