lunedì, 22 Luglio 2024

Unioturismo, inadeguati gli stumenti del ‘Sistema Italia’

Fisanotti auspica che vanga applicata la legge quadro

L’ inadeguatezza degli strumenti e delle provvidenze poste in essere dalle istituzioni pubbliche nazionali e regionali preoccupa Unionturismo che sollecita “una riflessione sulle innovazioni normative e strumentali volte a migliorare l’offerta turistica italiana”. L’ analisi della congiuntura turistica è stata fatta dal consiglio nazionale di Unionturismo riunito da giovedì scorso ad Arzachena (Sassari). Nel documento conclusivo Unionturismo evidenzia come “sia vanificato il lavoro del Parlamento della Repubblica che, dopo avere licenziato una legge quadro (135/2001), non ha dato seguito all’ “attuazione della stessa”. Illustrando il documento, Gian Franco Fisanotti, presidente di Unionturismo e dell’Aiat di Aosta, sottolinea che “il giusto passaggio della competenza primaria sul turismo alle regioni a statuto ordinario invece che produrre un aggiornamento salutare del quadro normativo sta generando tensioni e contrasti, mentre il Sistema Italia si trova a competere con altri 187 paesi nel mondo”. Per questa ragione Unionturismo “richiede con forza l’autocoordinamento delle Regioni ed una comunione di intenti degli enti locali volti a rendere competitivo il ‘Prodotto Italia’ nel contesto internazionale”. Il Consiglio nazionale, cui aderiscono quasi tutti gli enti pubblici e privati italiani attivi nell’informazione e accoglienza turistica, manifesta nel documento “profonda preoccupazione” in riferimento alla prossima Conferenza del Turismo Italiano già convocata in Calabria, a Lamezia Terme, per il 27 e 28 settembre. “Il contrasto che ci sembra sia insorto per il calendario dei lavori tra Regioni, che si sentono poco considerate, e gli organi dello Stato – commenta Fisanotti – ci fanno temere un fallimento dell’importante appuntamento”. Ed è per evitare una soluzione negativa della Conferenza che Unionturismo “esorta le categorie produttive a raccordarsi sui temi dello sviluppo con gli organismi pubblici che da decenni garantiscono le politiche di accoglienza e di promozione”.
Infine, il Consiglio Nazionale chiede a Stato e Regioni “l’avvio di un sistema di finanziamento delle aziende di informazione e accoglienza turistica operanti nel territorio nazionale, per consentire alle medesime una serena e fattiva operatività e la valorizzazione di un patrimonio di esperienza
difficilmente colmabile”.

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