Capodanno sommesso nell’ arcipelago delle Eolie. A Stromboli le circa cinquanta persone rimaste hanno festeggiato brindando a mezzanotte, tutti insieme. Festa di fine anno in casa invece nella maggiore delle isole, Lipari, che ha accolto la maggior parte delle persone che ha lasciato Stromboli e che è alloggiata da amici o parenti. Pochi botti all’ arrivo di mezzanotte, ci sono stati soprattutto brindisi sommessi ”nella speranza – spiega il sindaco Mariano Bruno – di un futuro migliore, che porti via questa tensione e le cose negative della fine del 2002”. Bruno ha trascorso il Capodanno a Stromboli insieme ai suoi concittadini ma anche ai tecnici e ai ricercatori della Protezione civile. ”Speriamo – auspica il sindaco – che il 2003 sia più tranquillo per le Eolie, dopo Panarea adesso
Stromboli”. ”Adesso però – sottolinea – dobbiamo guardare al futuro, non abbatterci. Gli scienziati ci hanno spiegato con chiarezza qual è la situazione e bisogna, superata l’ emergenza, guardare in maniera serena al dopo”. ”C’è – osserva Mariano Bruno – la necessità di ottenere contributi per
ricostruire le case distrutte, di dare sostegno finanziario all’ economia locale e ridare vivacità al turismo”. Il sindaco pensa anche a Panarea. ”Anche lì – afferma è arrivata l’ onda anomala, ma i danni sono stati limitati. Certo i suoi abitanti sono provati: dopo i ‘gorghi’ in mare, adesso anche questo fenomeno li ha colpiti. La mia prossima tappa sarà Panarea”. Nel frattempo, migliorate le condizioni del mare, sono ripresi i collegamenti con le isole Eolie, mentre permane il divieto di sbarco a Stromboli per i non residenti.
