sabato, 20 Luglio 2024

Commissione Intermediterranea, Cuffaro è il nuovo presidente

Tra gli obiettivi, dare un’anima politica alle regioni periferiche e marittime del Mediterraneo

Salvatore Cuffaro è il nuovo presidente della Commissione intermediterranea della Crpm, l’organismo internazionale delle Regioni periferiche e marittime del Mediterraneo. Il presidente della Regione siciliana è stato eletto per acclamazione dall’ ufficio politico della Commissione durante i lavori della quattordicesima assemblea plenaria, svoltasi a Palermo. Cuffaro rimarrà in carica due anni e prende il posto dell’ uscente Joao Guerriero, rappresentante della regione portoghese dell’ Algarve. Vice presidente è stato nominato
Jacque Blanc, governatore della regione francese Languedoc-Roussillon. Dopo essere stato eletto, Cuffaro ha illustrato il programma del suo biennato che coinciderà con il semestre italiano di presidenza dell’ Unione europea. Il neo-presidente della Commissione intermediterranea ha sostenuto la necessità di creare un’ assemblea parlamentare e una banca mediterranea ”per dare un’ anima politica alle collaborazioni e completare la sezione dedicata alla Banca europea per gli investimenti con un apposito organismo avente sede nell’ area”. Fra le proposte anche quelle di costituire una ”Fondazione per il dialogo fra le culture e le civiltà”, un Osservatorio sulle emigrazioni con sede in Sicilia ”per favorire la circolazione delle persone e l’ integrazione sociale degli immigrati”, un’ istituzione dedicata ai giovani, all’educazione e ai media con una Tv multiculturale e multilingue e strutture universitarie per l’ alta formazione. Inoltre Cuffaro ha preannunciato che lavorerà per l’ingresso della Libia fra i componenti dell’ ufficio politico della Commissione in qualità di osservatori e per organizzare in Sicilia l’ incontro internazionale delle regioni in preparazione della Conferenza interministeriale Euromediterranea che si terrà a Napoli il 2 e il 3 dicembre di quest’anno. ”Creeremo – ha detto il neo-presidente – tavoli e gruppi di lavoro per organizzare, monitorare e conseguire tutti i risultati che ci siamo proposti, coinvolgendo governi e
istituzioni locali, corpi intermedi e cittadini, in un costante dialogo con le istituzioni dell’ Unione europea”.

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