mercoledì, 2 Ottobre 2024

Trademark, nel 2003 si spenderà il 7% in più per le vacanze

Anticipati alla presentazione della Bit i dati sulla prossima stagione

E’ ancora presto per sapere dove trascorreranno le ferie gli italiani, ma è sicuro che spenderanno il 7% in più per soddisfare la loro voglia di vacanza. Il dato emerge dal sondaggio condotto da Trademark Italia e Sociometrica e anticipato ieri a Milano, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Bit 2003. Secondo la stima di Trademark, per la vacanza principale del 2003 si spenderanno circa 1.190 Euro contro i circa 1.110 del 2002 (+7,2%). La spesa diretta prevista per le vacanze è nell’ordine di 15,5 miliardi di Euro a cui si aggiunge un ulteriore 10% (circa 1,5 miliardi) di spese indirette e indotte, per un giro di affari complessivo di almeno 17 miliardi. Quanto all’indecisione su dove e quando andare in vacanza (che secondo il sondaggio riguarda il 68,9% degli intervistati) sarebbe un ”segnale di prudenza e non di povertà” e soprattutto di ”attesa” di possibili offerte promozionali. Il turismo si conferma come settore in ulteriore crescita. Secondo i dati dell’OMT, l’Organizzazione mondiale del turismo, il turismo mondiale nel 2002 ha registrato 715 milioni di arrivi: 22 milioni in più rispetto al 2001 (+3,1%). E l’Italia si è collocata anche lo scorso anno al quarto posto fra le mete mondiali, con circa 40 milioni di arrivi internazionali, preceduta da Francia (76,7 milioni), Spagna (52 milioni) e Stati Uniti (in lieve calo con 45,4 milioni). Se, dal primo consuntivo ufficiale dell’OMT, l’Europa si conferma al primo posto con una leadership incontrastata dei Paesi del Mediterraneo, con uno share del 20% sul mondiale degli arrivi, l’area Asia-Pacifico con 130 milioni di arrivi di turisti internazionali sembra destinata a diventare la meta del futuro. In quest’area Cina e Hong Kong sono i due paesi con le destinazioni turistiche dalle maggiori potenzialità. L’India, invece ha perso il 6,6% degli arrivi del mondo. In
lieve calo (- 0,6) gli arrivi nelle Americhe, a causa soprattutto della crisi degli Usa, ma la quota di mercato è salita al 12%. Per Africa e Medio Oriente lo scenario si presenta molto articolato: per la regione subsahariana il 2002 si è chiuso con un incremento di traffico dell’8,5%, mentre il Nord Africa ha visto un calo del 4%; buon risultato anche per il Medio Oriente con +10,6%. E’ di questi giorni, infatti, l’annuncio della Siria di creare una camera per il turismo e un fondo ad hoc per il suo sviluppo.

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