domenica, 30 Giugno 2024

Unionturismo, Governo disattento dopo l’11 settembre

Il sistema italiano continuerà a rallentare senza adeguato sostegno

Il sistema italiano sta rallentando sia sul piano della produttività che su quello della competizione con i mercati mondiali, ”anche perché dopo
l’ 11 settembre, che ha messo in ginocchio tutto il comparto ricettivo italiano – colpendo in particolare il sud – il Governo non ha posto in essere incentivi sufficienti per fronteggiare la crisi”. Analisi e critica sono della presidenza di UnionTurismo, riunitasi a Giulianova (Teramo). La presidenza dell’ organismo a cui aderisce oltre il 90% degli enti pubblici e privati attivi nell’ accoglienza e l’informazione turistica, ha concluso in mattinata i lavori preparatori del Consiglio nazionale convocato per questo pomeriggio e domani, con all’ ordine del giorno l’ esame dello stato di difficoltà in cui versa il comparto, l’ approvazione della richiesta al governo di armonizzare l’ aliquota iva con i paesi europei, la valutazione della legislazione regionale ed i ritardi nell’ attuazione della legge statale di riforma dell’ organizzazione turistica in Italia. ”Dopo il terrorismo, che si affaccia nuovamente sulla scena politica mondiale, dopo la guerra in Iraq che ha scosso e diviso l’ Europa, ci troviamo a fronteggiare – ha sottolineato Gian Franco Fisanotti, presidente di UnionTurismo e dell’ Aiat di Aosta – l’ emergenza della polmonite atipica che sta congelando il mercato orientale”. Per queste ragioni UnionTurismo si attende dal Governo ”un intervento deciso e immediato per evitare il collasso del sistema turistico nel nostro paese”. La presidenza di
UnionoTurismo chiede poi che il Governo emani linee guida per fornire alle singole Regioni indirizzi univoci nell’ erogazione dei servizi”, in modo che, come ha sottolineato Fisanotti, ”venga qualificata e valorizzata l’ offerta in armonia con le vocazioni territoriali di ogni singolo comprensorio”.

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