Perché non considerare anche
Lufthansa come possibile alleato di Alitalia? La proposta ‘choc’ arriva dalla Filt Cgil che guarda a questa ipotesi come possibile alternativa all’inevitabile situazione di svantaggio in cui si trova ora per trattare il suo ingresso nell’alleanza ormai pattuita tra Air France e Klm. ”L’eventuale accordo con Air France e Klm rappresenta per
Alitalia una prospettiva interessante, ma non ad ogni costo.
All’oggi non è dato sapere chi, dove, e su quali contenuti si
sta negoziando un eventuale accordo di partnership, di certo i nostri ritardi ci pongono in una posizione di svantaggio. In questa situazione sarebbe sensato che Alitalia guardasse anche in altre direzioni” afferma il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Solari. ”In questi ultimi giorni – sostiene il dirigente sindacale – il management di Air France e Klm ha, più volte, sottolineato che Alitalia potrà entrare nella nuova alleanza solo quando sarà privatizzata e risanata. Air France e Klm, già così, controllano insieme il 28,2% del mercato europeo, contro il 17,4% di British Airways e il 17% di Lufthansa. E’ chiaro che, a questo punto, il rischio che Alitalia possa negoziare solo da una posizione di debolezza è più che concreto. L’appartenenza ad un sistema di alleanze è condizione fondamentale per garantire ad Alitalia un futuro di full service carrier – prosegue Solari – a patto, però, che si tratti con pari dignità e che sia salvaguardato il sistema aeroportuale italiano basato su Fiumicino e Malpensa”. Perché, allora, conclude il segretario della Filt Cgil, ”non guardare anche in altre direzioni, ad esempio alla compagnia di bandiera tedesca, che al momento non è legata da accordi significativi di partnership con altri vettori? Alitalia e Lufthansa insieme costituirebbero infatti, numeri alla mano, un gruppo assolutamente comparabile a quello franco olandese”.
