mercoledì, 24 Luglio 2024

Ebit, servizi di “qualità” per i clienti disabili

Il progetto avviato insieme a Sindacati e l’associazione “Si può”

Formare personale qualificato per il servizio turistico ai clienti con bisogni speciali, come i disabili; creare una mentalità imprenditoriale corretta e rispettosa delle esigenze di tutti i clienti. E’ questo il progetto intorno al quale si è svolto oggi il convegno sul tema ‘Italia paese per tutti: la qualità del servizio turistico dei clienti con bisogni speciali’, promosso da Ebit, Ente bilaterale nazionale dell’industria turistica, costituito da Federturismo-Confindustria e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore Filcams-Cgil, Fiascat-Cisl, Uiltucs-Uil in partnership con l’associazione ‘Si Puo”. ”Il progetto – spiegano gli organizzatori – è rivolto a tutti coloro che operano nei vari settori del turismo e mira a
specializzare e qualificare ulteriormente chi già possiede
competenze turistiche per formare personale qualificato alla
realizzazione di turismi che siano attenti alla persona e non
solo al cliente”. Ai partecipanti sono state fornite informazioni sul mondo della disabilità e su come accogliere e assistere i clienti con bisogni speciali; informazioni sui bisogni e sulle esigenze specifiche di questo particolare segmento del mercato; stimoli e nuove idee imprenditoriali finalizzate alla creazione di ‘imprese turistiche per tutti’, conoscenze sulle politiche commerciali da adottare per consentire agli operatori turistici di realizzare ‘prodotti turistici per tutti’. E ancora, si è discusso di know-how per rilevare sul territorio le condizioni di accessibilità delle strutture di interesse turistico e di capacità di risolvere i problemi legati alla fornitura di servizi turistici per i clienti con bisogni speciali. ”Non si tratta solo di un problema di barriere fisiche o di rispetto delle nome di accessibilità per chi ha difficoltà motorie – hanno spiegato il presidente dell’Ebit Bartolomeo Terranova e il vicepresidente Gabriele Guglielmi – ma in gioco è soprattutto la comprensione della grande varietà di situazioni e di esigenze che superano di gran lunga i confini di una ristretta minoranza di possibili clienti”. Conoscenza,
formazione, qualificazione, creazione di mentalità imprenditoriale corretta e rispettosa delle esigenze di tutti: sono questi, in sintesi, i presupposti culturali del progetto, che ha ottenuto il patrocinio dei ministeri del Welfare e delle Attività Produttive, di Confindustria, di Cgil, Cisl e Uil, del Segretariato sociale della Rai, della Federazione italiana superamento handicap, del Comune di Roma e dell’Azienda di promozione turistica di Roma.

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