domenica, 7 Luglio 2024

Alitalia, Lunardi l’8 gennaio riprende il dialogo con le parti

I Sindacati, però, non intendono cancellare lo sciopero del 19

Riparte dalla convocazione fatta dal ministro delle Infrastrutture e i Trasporti, Pietro Lunardi, per l’8 gennaio prossimo il confronto sull’Alitalia e, più in generale, sul riordino del trasporto aereo. La convocazione di sindacati, azienda e rappresentanti delle strutture operative del settore, e l’impegno ad avviare un confronto a ritmo serrato con una verifica a palazzo Chigi per fine gennaio potrebbero scongiurare il rischio di sciopero dei dipendenti della compagnia di bandiera proclamato per il 19 gennaio. A patto, avvertono però i sindacati, che si raggiungano risultati concreti. I sindacati, che hanno giudicato sin dall’inizio ”irricevibile” il piano industriale 2004-2006 di Alitalia,
sono infatti fermi su una posizione rigida, pur avendo giudicato positivamente l’accordo firmato a palazzo Chigi il 30 dicembre scorso con governo, enti locali e azienda sulla gestione della crisi dell’aviolinea, con il quale è stato deciso che Alitalia applicherà l’accordo del marzo 2002 sull’adeguamento delle retribuzioni ai tassi di inflazione a partire da gennaio 2004 (provvedimento che il prossimo Cda della compagnia, nella seduta dell’8 gennaio, dovrà ratificare). Sembra dunque che ci sia la possibilità di trovare un’intesa ma i sindacati vogliono vedere fatti concreti altrimenti non faranno passi indietro rispetto alla decisione di protestare il 19, protesta che potrebbe creare nuovi disagi agli utenti di Alitalia. Così, mentre sono in corso incontri preparatori tra l’azienda e il governo in vista dell’appuntamento al tavolo del ministro per l’8 gennaio, i sindacati restano mobilitati. A nessuna delle sigle sindacali basta l’avvio di una trattativa con l’azienda per revocare lo sciopero. ”E’ bene che la trattativa riparta – ha affermato il segretario generale della Filt-Cgil Fabrizio Solari – ma è necessario che si vedano risultati immediatamente. Se ci saranno risultati concreti che
vadano nella direzione di una modifica sostanziale delle linee guida del piano industriale, allora ci sarebbe il tempo
necessario per revocare lo sciopero”. La possibilità di prendere in considerazione la revoca della protesta ci sarà per il Sult (il sindacato maggiormente rappresentativo del settore) ”quando il piano sarà modificato nella sostanza”, avverte il segretario nazionale Andrea Cavola. L’azienda, ha affermato il sindacalista, ”deve rivedere in particolare le decisioni che riguardano gli esuberi, le esternalizzazioni oltre a quelle del settore industriale e commerciale perché se restano in piedi questi assetti lo sciopero sarà confermato. Noi non lasciamo la gente per strada”. Non contro il piano, ma per una soluzione del problema previdenziale hanno proclamato uno sciopero sempre per il 19
gennaio i piloti dell’Anpac. Sciopero su cui è intervenuta già la Commissione di garanzia avvisando che non è praticabile perché in concomitanza con quello delle altre sigle contro il piano. Dunque, se anche fosse revocato quello del personale Alitalia in particolare contro gli esuberi e l’outsourcing, resterebbe la spada di Damocle della protesta dei piloti. ”La nostra – ha spiegato il presidente dell’Anpac, Andrea Tarroni – è una vertenza che va avanti da troppo tempo e che riguarda solo 480 persone, ma finora è mancata la volontà di risolverla da parte del governo”.

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