giovedì, 25 Luglio 2024

Istat: Alberghi, feste natalizie positive

Grazie agli stranieri cresciuti arrivi e presenze

Tra Natale e l’Epifania, e più precisamente dal 23 dicembre 2003 al 6 gennaio 2004, gli alberghi italiani hanno registrato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un aumento dello 0,4% negli arrivi e dello 0,8% nelle giornate di presenza. A rilevarlo è l’Istat, l’Istituto di statistica, che spiega che l’incremento è dovuto solo alla componente straniera: mentre infatti la clientela italiana ha fatto registrare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un calo dello 0,3% e una variazione nulla delle presenze, la clientela straniera ha segnalato incrementi del 2,1% degli arrivi e del 2,7% delle giornate di presenza. In particolare, nel nord-ovest gli arrivi della componente nazionale sono cresciuti dell’8,3% e quelli della clientela
straniera del 4,7%, con un aumento complessivo del 7,1%. Nel
nord-est si sono registrate flessioni degli arrivi sia per la
componente nazionale (-1,7%) che per quella estera (-3,6%), con una diminuzione totale del 2,2%. Nell’ Italia centrale gli arrivi della clientela italiana hanno segnato un calo del 3,5% mentre quelli della componente estera sono aumentati del 3,3%; nel complesso gli arrivi sono diminuiti dello 0,8%. L’Italia meridionale e insulare, infine, ha registrato un calo del 2% della clientela nazionale e un aumento del 13,7% di quella estera, con una variazione del complesso degli arrivi pari a più 0,4%. Per quanto riguarda i pernottamenti,
nell’Italia nord occidentale il complesso delle presenze è
aumentato, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente,
dello 0,4%, con una diminuzione dell’1,8% per la componente
nazionale e un aumento del 6,7% di quella estera. Nell’Italia nord orientale le presenze totali hanno registrato un incremento dello 0,3% dovuto alla variazione positiva dei pernottamenti degli italiani (+1,9%) che ha compensato il calo dei pernottamenti degli stranieri (-3,4%). Nell’Italia centrale le presenze complessive sono aumentate del 5,2%, in seguito agli incrementi del 2,6% per la clientela nazionale e dell’8,5% di quella straniera. Infine, nell’Italia meridionale e insulare, il calo del 5,2% registrato dalle
presenze della componente nazionale e’ stato solo in parte
compensato dall’aumento di quelle straniere (+19,4%); le presenze totali sono diminuite dall’1,5%. La durata media della permanenza negli esercizi è stata di 3 giornate, con una differenza nulla, in termini assoluti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente il 66,6% delle presenze hanno riguardato le Località montane, marine, lacuali, termali e collinari e il restante 33,4% per città d’arte. Il 71,4% delle presenze di clienti italiani sono state registrate in località turistiche di tipo prevalentemente stagionale (località montane, marine, lacuali, termali, collinari), mentre il restante 28,6% ha riguardato città d’arte e capoluoghi. Queste ultime località hanno, invece, assorbito, il 44,4% delle presenze degli stranieri. Complessivamente, il 64,1% della clientela ha preferito gli alberghi di media o grande dimensione (oltre i 50 posti letto) mentre il restante 35,9% ha scelto di soggiornare in alberghi di piccola dimensione. La percentuale di clientela italiana che ha pernottato in alberghi di media o grande dimensione è stata del 60,8% mentre la quota di stranieri che ha scelto questa tipologia di alloggio è stata superiore, risultando pari a 71,8%.
Durante il periodo natalizio l’incidenza delle rinunce è risultata molto contenuta, sia per la clientela italiana che per quella straniera. In particolare, il 51% degli albergatori segnala che non vi sono state rinunce e il 44,4%
indica che la quota di prenotazioni disdette è stata inferiore al 25%. Solo lo 0,7% degli albergatori segnala una quota di disdette superiore alla metà delle prenotazioni.

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