domenica, 7 Luglio 2024

Sky Marshall, i piloti italiani temono diktat d’oltre Oceano

D’Arrigo (Fit-Cisl), siamo contrari alle misure anti terrorismo di Usa e Gb

Contro il rischio terrorismo, no agli ”sceriffi dell’ aria”. La sicurezza del trasporto aereo deve essere garantita prima: se un terrorista sale a bordo, ”vuol
dire che il sistema ha già fallito”. Lo sostiene il comandante Francesco D’ Arrigo, segretario della Fit-Cisl, intervenendo ad un incontro organizzato dal Ceas (Centro alti studi per la lotta al terrorismo e alla violenza politica). ”I piloti – spiega D’ Arrigo – temono che l’ Italia subisca
dei diktat sulle misure anti-terrorismo da parte di Stati Uniti ed Inghilterra: noi siamo contrari al fatto che a bordo dell’aereo ci siano armi, anche se in mano a cosiddetti ‘sceriffi dell’ aria’: così si avvantaggiano i terroristi, perché possono appropriarsi di quelle armi”. Per esempio, aggiunge, ”gli attentati dell’ 11 settembre sono riusciti non perché mancava lo ‘sceriffo dell’ aria’, ma perché si è permesso che quattro commando di terroristi salissero sugli aerei”. Le soluzioni per garantire la sicurezza, secondo il segretario della Fit-Cisl, ”vanno imperniate invece sul lavoro di intelligence e di investigazione sulle cellule terroristiche: le analisi vanno spinte fino ad intercettare prima eventuali situazioni di pericolo. Tutto ciò senza arrivare a militarizzare gli aeroporti”. Degli scali italiani, prosegue, ”Fiumicino è il più all’ avanguardia per quanto riguarda la sicurezza, ma non tutti gli altri aeroporti sono sufficientemente attrezzati contro le minacce terroristiche”.

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