martedì, 20 Agosto 2024

Airbus, il Superjumbo da sogno presto sarà realtà

Dal 2006 la rivoluzione dei trasporti con 800 passeggeri a volo

La fusoliera centrale è giunta via mare a Bordeaux da Saint-Nazaire, dove l’hanno costruita, ed è solo l’inizio. Altri pezzi altrettanto ingombranti sono attesi per i prossimi mesi da Germania, Gran Bretagna, Spagna. Prende forma il colossale superjumbo A-380 che dal 2006 trasporterà 800 passeggeri alla volta. Il faraonico progetto ha fatto oggi un grosso passo avanti quando l’enorme fusoliera è sbarcata nella capitale
dell’Aquitania per essere caricata su una chiatta fluviale che risalirà la Garonna fino a Langon. Da lì un mastodontico
camion la porterà all’avveniristico stabilimento
Aerocostellation di Blagnac a Tolosa, dove il consorzio europeo Airbus assemblerà il primo esemplare di A-380 entro fine anno procedendo alle prime prove di volo all’inizio del 2005. Il trasporto dei vari pezzi del maxi-aereo (del 35% più
grande del Boeing 747) fino alla periferia di Tolosa è già di
per sé un’impresa degna di Sisifo, che ha richiesto camion
speciali di dimensioni mai viste e l’allargamento di moltissime strade (a spese di centinaia di migliaia di alberi condannati all’abbattimento). L’alatura del futuro mostro dei cieli, in costruzione a Broughton in Inghilterra, arriverà a Bordeaux via mare dal porto di Mostyn. Amburgo sarà invece il punto di imbarco per le parti anteriori e posteriori della fusoliera fabbricate in quattro diversi stabilimenti tedeschi (a Brema, Stade, Varel e Nordenham). All’impennaggio, agli stabilizzatori e alla carenatura ci pensano invece gli spagnoli, via Cadice. Per quanto riguarda la fase finale del tragitto da Langon a Tolosa, Airbus assicura che arrecherà agli abitanti il minimo disturbo possibile: i convogli si muoveranno soltanto di notte, tra le 22 e le 6. Procederanno ad una media di 20 chilometri all’ora e ci metteranno quindi due notti e mezzo per raggiungere Aercostellation, dove l’assemblaggio avverrà in un gigantesco capannone alto 46 metri, sovrastato da un tetto monumentale che è stato realizzato dal gruppo italiano Cimolai. Il progetto – faraonico anche nell’investimento (9 miliardi di euro) è piuttosto rischioso perché presuppone che nel prossimo futuro il trasporto aereo conoscerà un ulteriore boom e non sarà azzoppato dal terrorismo ma per la Francia è senz’altro una manna in quanto dovrebbe generare per qualche anno ben 42.000 posti di lavoro. Se tutto andrà secondo il ruolino di marcia il primo A-380 sarà consegnato alla compagnia Singapore Airlines (che ne ha riservati altri dieci) nel primo semestre 2006. L’Airbus ha già ricevuto ordini per centoventinove A-380 (il prezzo di vendita è di 207 milioni di euro a unità) e con quest’aereo punta a soddisfare almeno metà della domanda
prevista fino al 2020 nel settore dei ”grandi vettori per
passeggeri”, imponendosi in questo segmento di mercato sui
concorrenti di sempre e cioè gli americani della Boeing.

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