venerdì, 19 Luglio 2024

Confcommercio, turismo sempre penalizzato e senza incentivi

Billè, bisogna creare le infrastrutture per un turismo moderno

L’attuale situazione, con continui aiuti per certi comparti dell’economia e l’assoluta indifferenza per altri, non va bene al presidente della Confcommercio, Sergio Billè, che chiede più attenzione per sostenere il turismo italiano. ”Quello che accade a Melfi è scandaloso: là ogni posto di lavoro costa al cittadino italiano 2 miliardi. Gli incentivi che vanno ad aiutare solo certi settori debbono finire. Esiste anche il turismo che sinora è sempre stato penalizzato”. Il presidente nazionale della Confcommercio Sergio Bille’ interviene duramente sulla politica del governo durante un convegno organizzato a Verona dalla Camera di Commercio della citta’ scaligera sul tema ”Turismo
motore d’Italia”. Billè sottolinea come ”tra qualche anno si dice che saranno
700 i milioni di turisti che verranno in Europa. Dobbiamo cercare di farli attrarre verso l’Italia e che non preferiscano altre Paesi come la Spagna”. Per fare questo, secondo Billè, è necessario creare un turismo moderno. ”Soprattutto a livello di infrastrutture adatte alla domanda – spiega – che ora sono insufficienti al Nord e addirittura inesistenti al Centro e al Sud. Ci vuole poi una politica fiscale che incentivi il settore del turismo, non è giusto che si vadano a premiare i soliti comparti e quello che accade a Melfi è emblematico”. Billè ha parlato anche delle problematiche relative alla moneta unica. ”E’ indubbio che l’euro ha creato qualche difficoltà, soprattutto sul tema della sicurezza – aggiunge – è altrettanto vero che la Francia, ad esempio, dopo l’introduzione dell’euro, ha ridotto l’iva per le imprese turistiche dal 20 al 6%. Probabilmente gli imprenditori del turismo d’Oltralpe contano più dei nostri”. Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federturismo di
Confcommercio ha ribadito come ”il nostro compito è quello di fare promozione all’estero perché i segnali non sono positivi: dobbiamo rendere l’Italia più appetibile sotto il profilo dell’offerta turistica. Per farlo c’è bisogno che tutte le componenti lavorino nella stessa direzione, sia le imprese che
le istituzioni pubbliche”.

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