mercoledì, 17 Luglio 2024

Sea, nel bilancio 2003 raddoppiano gli utili

Fatturato a +8,1%, mentre gli investimenti faranno crescere l’indebitamento

L’assemblea degli azionisti di Sea ha approvato il bilancio d’esercizio 2003 con un risultato netto di 31,74 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 15,03 milioni del 2002. Il fatturato è salito dell’8,1% a 569,9 milioni. Indebitamento finanziario netto è salito da 193,37 a 262,1 milioni. Una tendenza che, secondo il presidente Giuseppe Bencini non è destinata a mutare: ”Faremo crescere l’indebitamento – ha spiegato a margine dell’assemblea – perché siamo intenzionati ad investire”. Tra gli investimenti annunciati dal presidente, la realizzazione del terzo satellite che potrà essere operativo ”almeno in parte già nel 2007”. Riguardo alla crisi Alitalia, Bencini ha spiegato che ”rallenta lo sviluppo di Malpensa”. Uno sviluppo che però, ha lasciato intendere può avvenire anche riducendo l’apporto della compagnia di bandiera che ha influito sui ricavi per il 50%. Rispondendo infatti ad una domanda sulla eventualità che
l’indebitamento delle compagnie aeree nei confronti di Sea possa essere convertito in slot che quest’ultima può accedere ad altri vettori, Bencini ha risposto: ”Gli slot sono un discorso decisivo per la nostra redditività, se Alitalia non dovesse portare il traffico sufficiente nei nostri scali, se li potranno aggiudicare altri”. Riguardo invece all’ipotesi che parte di questi siano rilevati dalla compagnia Volare, come ha ipotizzato il numero uno Giorgio Fossa in una intervista, Bencini ha risposto: ”E’ una proposta interessante, ma per definirla percorribile bisogna sapere tante cose che io non so, c’è un governo italiano che ha in carico la vicenda”. Tra gli altri fattori di sviluppo per Sea Bencini ha infine identificato i ‘low-cost’, definendolo ”fortemente positivo per tutto il sistema anche se può rivelarsi negativo nel breve periodo”. Il presidente di Sea lo ha definito in termini di ”richiesta di servizi a buon mercato oppure sconti su servizi attuati”. ”Bruxelles – ha spiegato – si è già pronunciata definendo legittimi gli sconti se configurati come offerte di prodotti nuovi e per un tempo determinato”. Bencini ritiene il
Low-Cost un ”grandissimo fattore di crescita del traffico aeromobile e quindi aeroportuale e della nostra possibile redditività”. A suo avviso ”se qualcuno vuole gestire un aereo come se gestisse un autobus mi riesce difficile capire
perché non dovrebbe farlo”. ”Quella contro il low-cost – ha concluso – è una battaglia persa, evidentemente c’è una larga fascia di utilizzatori a cui va bene low-cost e low-service”.

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