giovedì, 18 Luglio 2024

Trasporti, Italia Cenerentola d’Europa

Il rapporto annuale punta il dito contro ferrovie e aeroporti

Fiumicino, con i suoi quasi 26 milioni di passeggeri, cui si aggiungono i 700.000 di Ciampino, e Milano Malpensa, con quasi 19 milioni di viaggiatori, più i 7 di Linate, costituiscono i due grandi hub italiani ma Roma è solo settima nella graduatoria Ue dei maggiori scali, tra Londra Gatwick e Monaco, mentre Milano è quattordicesima, tra Palma di Maiorca e Stoccolma. E’ quanto rileva la Società Geografica Italiana nel suo annuale rapporto sui Trasporti in Italia, in cui emerge anche che l’Italia, al quarto posto in Europa, con quasi 16 mila chilometri di rete ferroviaria, dopo i 45 mila della Germania, 32 mila della Francia e i 17 mila della Gran Bretagna, mostra un tasso di utilizzazione dei binari in aumento costante ma con un’ estensione della rete rimasta pressoché invariata, tanto che il 70% dei treni viaggia sul 30% del totale
delle linee. Nel rapporto la Società Geografica delinea l’esigenza non tanto di nuove grandi opere d’infrastrutture, quanto di avviare una politica di razionalizzazione e coordinamento tra le strutture esistenti. Il riequilibrio gomma-ferro, ad esempio, è stato individuato da tutti gli studiosi come prioritario, così come la necessità di potenziare nei grandi centri le reti
metropolitane. ”Terra, aria e mare vanno intese come sinergiche e complementari e non più in competizione tra di esse” si legge nell’analisi. Ecco come il Rapporto fotografa la situazione delle principali reti di trasporto italiane.
Ferrovie: per lo studio sono una ”Cenerentola preziosa da riscoprire”. Solo l’8% del trasporto merci si avvale del mezzo ferroviario, valore di gran lunga inferiore a quello medio europeo, pari a circa il 14%. La situazione si presenta critica anche nel caso del trasporto di persone con un’incidenza pari al 5% contro il 6% in Europa. Secondo uno studio dell’Ue, tra ritardi, cambi di macchinisti, verifiche dei mezzi e controlli burocratici, un treno merci internazionale viaggia alla velocità media di 18 km/h, inferiore a quella di una rompighiaccio in servizio nel Mar Baltico. Aeroporti: Il traffico aereo di passeggeri e merci, pur presentando elevati tassi di crescita, è ancora al di sotto di quello che l’elevato reddito pro capite potrebbe far supporre. Il traffico è destinato a crescere nel futuro ma gli scali principali italiani sono ancora piccoli tra i grandi europei. I complessivi 91 milioni di passeggeri si distribuiscono poi in una lunga lista di scali di cui 23 con un traffico annuo superiore alle 500.000 unità. Porti: La portualità italiana, benché rinnovata da una legge del 1994, resta sottodimensionata rispetto alle sue
potenzialità, sia perché subisce la concorrenza del Mare del Nord, sia per le minime dimensioni del trasporto a breve raggio. Nella graduatoria europea, Genova, il primo porto italiano, si colloca all’ottavo nel Continente e Trieste all’undicesimo. Nonostante ciò, il traffico complessivo delle merci nei porti
italiani e’ in crescita, a tassi stimati del 7% nel prossimo decennio.

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