domenica, 21 Luglio 2024

La Cina mette in saldo i “Tour Rossi”

Il Governo vuole incentivare i viaggi nel villaggio natale di Mao Zedong

Per educare i giovani alla storia della Rivoluzione, persasi nella frenesia capitalista, il governo di Pechino organizza a prezzi stracciati ‘tour rossi’
nel villaggio natale del padre della Cina comunista, Mao Zedong. L’idea è di incoraggiare un milione di studenti a recarsi durante le vacanze estive a Shaoshan, il piccolo villaggio nella regione meridionale dello Hunan, che una volta era meta di decine di milioni di pellegrini, vuoi per curiosità vuoi per
culto del Grande timoniere, nato qui nel 1893 e morto a Pechino nel 1976. ”Gli studenti avranno prezzi preferenziali quando visiteranno i siti commemorativi”, assicura l’agenzia Xinhua (Nuova Cina). Oggi ”solo” 1,8 milioni di persone vanno ogni anno a Shaoshan, secondo le statistiche ufficiali. Il turismo politico – con il contorno di ogni sorta di souvenir, dagli orologi alle bacchette con la faccia sorridente di un Mao giovane, di mezza età o vecchio – è scoppiato dopo la morte del Timoniere e l’avvento del socialismo con caratteristiche cinesi, cioè fortemente tinto di economia capitalista, del successore di Mao, Deng Xiaoping.

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