mercoledì, 17 Luglio 2024

Aeroporti: Enac, il modello da esportare è quello pugliese

Riggio, il fatto che l’unica società di gestione è al 99% della Regione aiuta

”Il modello di gestione degli aeroporti pugliesi andrebbe ‘esportato’ in tutta Italia perché si è rivelato vincente”. La pensa così il presidente dell’Ente nazionale per l’ Aviazione civile (Enac), Vito Riggio, che, dopo Catania e Olbia, ha tenuto a Bari il consiglio di amministrazione dell’ Enac. Incontrando i giornalisti nella nuova aerostazione in costruzione nell’ aeroporto di Bari-Palese, insieme con il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, e con l’
amministratore unico e il direttore generale della Seap, Domenico Di Paola e Marco Franchini, Riggio ha avuto parole di apprezzamento per i risultati raggiunti in Puglia. ”Poiché abbiamo in materia di trasporti una competenza
concorrente delle Regioni, che è stata affermata dalla modifica del titolo quinto, il fatto che ci sia un’ unica società di gestione che al 99% è proprietà della Regione – ha sostenuto il presidente dell’ Enac – rende molto più facile non solo l’interlocuzione ma anche raccordi tra il sistema del trasporto aereo e il più ampio problema della intermodalità dei trasporti”. ”In più – secondo Riggio – è più facile procedere ai processi di privatizzazione in sicurezza nel senso che la Regione fa degli investimenti insieme con l’ Enac, insieme con lo Stato, ma deve assolutamente trasferire la
responsabilità gestionale ai capitali privati in modo tale che gli aeroporti diventino una fonte di entrata per lo Stato, fermo restando la vigilanza”.
Riggio ha annunciato che è intenzione dell’ Enac proseguire nelle riunioni del consiglio di amministrazione dell’ Enac in varie parti d’ Italia ”perché l’ Enac amministra realtà locali e naturalmente lo fa di intesa sia per quanto riguarda i processi di certificazione aeroportuali sia per quanto riguarda
gli investimenti che noi curiamo insieme con le società di gestione”. ”Pensiamo di proseguire – ha concluso Riggio – perché il 2005 sarà l’ anno in cui verrà finalmente alla luce per intero un rilevante programma di investimenti che ammonta ad oltre 1.000 miliardi di vecchie lire e poiché gli aeroporti ‘si
vedono’, diciamo che questa è, nell’ ambito del programma di ammodernamento del Paese, l’ evidente scommessa che dobbiamo vincere”.

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