Sono già 75 i ceramisti iscritti nel registro del Decop, la Denominazione comunale di provenienza che, da dicembre 2003, caratterizza la maiolica di Caltagirone e che serve a tutelare dalle imitazioni le caratteristiche di produzione e le tradizionali lavorazioni degli artigiani locali.
Il Decop mira alla salvaguardia dei prodotti ceramici che, per la loro tipicità locale, sono motivo di interesse pubblico e, come tali, meritevoli di valorizzazione e salvaguardia. In particolare, l’istituzione del registro Decop è finalizzata a tutelare le caratteristiche di produzione, le tradizionali lavorazioni che, per via della loro rilevanza, presentano requisiti tali da essere promossi e protetti. Il marchio di provenienza contiene un emblema simbolico della città di Caltagirone, che viene apposto su ogni singolo manufatto ceramico.
“E’ sicuramente positivo sottolinea l’assessore alle Attività produttive e vicesindaco, Alessandra Foti che in pochi mesi si sia registrato già un così elevato numero di ceramisti che hanno aderito convintamente all’iniziativa. Questo marchio permette di salvaguardare l’origine della ceramica nostrana, evitando i deplorevoli episodi di appropriazione indebita che si verificano a discapito delle produzioni di Caltagirone. Esso, infatti conclude il vicesindaco – consente di attestare la provenienza dell’intera produzione locale, tutelando il “.
“Il sindaco Francesco Pignataro afferma che “l’istituzione del Decop si inserisce nel già avviato processo di promozione e tutela delle nostre produzioni ceramiche. Siamo infatti impegnati ad accrescere le prospettive di sviluppo di un settore in cui la nostra città vanta una consolidata tradizione e che ha un ruolo sempre maggiore nella sua economia”.
Intanto, sia il sindaco che il vicesindaco evidenziano come “significativo” il fatto che la Vetrina della ceramica di Caltagirone (Palazzo Libertini, 20 luglio 10 settembre) stia facendo registrare la partecipazione di 59 artigiani. “Un folto numero rilevano i due amministratori che testimonia quanto l’iniziativa sia stata bene accolta dai nostri ceramisti. Il dato è altresì importante perché indica una ritrovata compattezza, che rappresenta una delle condizioni fondamentali per fare crescere sempre di più il comparto”.