venerdì, 19 Luglio 2024

Cit, perde 30 mln di euro per la revoca della convenzione con il Parlamento

La società lancia l’allarme: “senza aiuto un solo mese di vita”

‘Se non ci viene data una mano fra un mese quest’azienda non esisterà più”. E’ Arcangelo Taddeo, presidente di Cit Viaggi a chiedere aiuto. Le linee di credito
dell’azienda stanno ”praticamente a zero”: le banche, spiega, dopo averle ridotte, ”ci hanno chiesto di rientrare”. Inoltre il gruppo dovrà rinunciare a poco meno di 30 milioni di fatturato annuo, frutto dalle convenzioni con la Camera e il Senato, ritirate rispettivamente il 13 e il 20 settembre. Dopo quasi 80 anni di onorato servizio, la Cit, storica azienda fino a pochi anni fa di proprietà pubblica, è stata infatti ‘sfrattata’ da Montecitorio e Palazzo Madama. Al suo posto, ad organizzare i viaggi istituzionali degli onorevoli,
una società francese, la Carlson Wagon Lit. Alla Cit faticano a nascondere l’amarezza. ”L’azienda è nata nel 1927 – ha dichiarato Taddeo – e da allora ha sempre servito le istituzioni del Paese. Ha rappresentato l’Italia nel mondo, facendo conoscere il nostro Paese all’estero attraverso i servizi offerti ai turisti stranieri”. All’origine della revoca della convenzione che legava Cit ai due rami del Parlamento, la grave crisi attraversata dal gruppo turistico, ora controllato da Gianvittorio Gandolfi. Ma, fanno sapere dalla società, pur nelle difficoltà, Cit ha sempre assicurato servizi efficienti ai parlamentari.
L’azienda, tra l’altro, serve moltissimi ministeri, la Corte dei Conti, il Cnel, la Corte Costituzionale, il Consiglio di Stato, il Coni (ha organizzato la trasferta degli atleti alle Olimpiadi di Atene). Gli unici però a decidere di cambiare agenzia di viaggio sono stati i due rami del Parlamento. Il gruppo aveva tra l’altro lanciato, con una lettera del 20 agosto, una richiesta d’aiuto al Governo. Alla quale Palazzo Chigi aveva risposto istituendo un tavolo a cui avevano partecipato banche creditrici e Sviluppo Italia e, in seguito al
quale, si era deciso di affidare a Deloitte la verifica del bilancio e a Bain la predisposizione di un piano industriale. E dai due advisor, nominati da Sviluppo Italia, una risposta e’ attesa per questa settimana ”Siamo molto grati al Governo – ha detto Taddeo – ci stanno aiutando molto. Il 15 settembre abbiamo
tra l’altro ricevuto una lettera di solidarietà del vicepremier Fini in cui ci informava di aver incaricato il suo capo di gabinetto Sfrecola di seguire la nostra vicenda”. A organizzare i viaggi dei 945 parlamentari, sarà, come
detto Carlson Wagon Lit. A controllarla al 50% è un’importante azionista di Cit, la francese Accor che nel gruppo italiano ha una partecipazione del 10%.
Nel corso dell’assemblea di Cit del 31 agosto che aveva approvato l’aumento di capitale, il rappresentate di Accor, l’ad di Accor Tourisme et Loisir, Jean Robert Reznik, aveva dichiarato che il gruppo francese era intenzionato a ”fare il proprio dovere di azionisti” aggiungendo che ”le persone e le società serie nei momenti difficili si stringono a braccetto”.

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