venerdì, 19 Luglio 2024

Aduc, gli albergatori devono cambiare prezzi e mentalità

Il calo di presenze italiane ha portato a una contrazione del fatturato per 500 Mld

Per gli albergatori italiani il 2004 è da dimenticare: l’anno si avvia a chiudere con un totale di presenze inferiore dell’1% rispetto al 2003. A sostenerlo è Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc, associazione per i diritti dei consumatori. La clientela italiana – secondo i dati dell’associazione – registra un calo del 2,2%, quella estera un incremento dello
0,8%. Nel trimestre estivo ci sono stati 2,5 milioni di pernottamenti in meno di clienti italiani e altri 2 milioni in meno da parte dei turisti tedeschi. In termini di fatturato una perdita di almeno 500 milioni di euro. Secondo l’Aduc, ”l’idea che il turista sia un pollo da spennare permane nella mente di molti addetti al settore. Il sud Italia risente ancora di questa concezione e dell’atteggiamento diffidente degli operatori turistici e della popolazione locale. In questi ultimi 50 anni la devastazione delle coste, della campagna e delle montagne si è sviluppata in modo impressionate. Del pari, i prezzi di alberghi e ristoranti sono cresciuti in maniera spropositata così da allontanare ulteriormente i villeggianti”. Mentre le città d’arte non hanno subito una diminuzione del flusso turistico la concorrenza è forte in alcune località di mare estere dove il mare pulito e i prezzi più bassi attirano i
turisti. ”Che si promuova la qualità, che gli albergatori vadano a fare corsi di gestione in Alto Adige, che i prezzi diminuiscano e il nostro patrimonio sia valorizzato – conclude Mastrantoni – e solo così si potrà invertire la tendenza”.

News Correlate