domenica, 30 Giugno 2024

Kempinski, Vescovo e Imam hanno inaugurato il Giardino di Costanza

Il primo resort italiano della catena del lusso sorge all’interno del Parco letterario Al Idrisi

Sono stati il vescovo di Mazara Del Vallo Calogero La Piana e l’imam della moschea di Palermo, Slaheddine Houidi, a tagliare sabato mattina il nastro del Kempinski Giardino di Costanza Resort & Spa, il complesso cinque stelle lusso che sorge alle porte della cittadina trapanese. Presenti il sottosegretario agli Interni Antonino D’Alì e il presidente della Regione Totò Cuffaro, il prelato della chiesa mazarese e l’imam della comunità islamica siciliana hanno varcato per primi l’ingresso del complesso da 24 milioni d’investimento realizzato dalla Mediterranea spa, la public company di 80 piccoli azionisti quasi tutti siciliani (5.261.500 euro il capitale) che nel giugno 2002 ha messo in cantiere il progetto. E anche allora a porre la prima pietra furono vescovo e imam del comprensorio di Mazara, che conta ottomila presenze islamiche. “La nostra strategia – spiega Giovanni Savalle, presidente della Mediterranea – ha una triplice dimensione: punta al business, al territorio e al dialogo interculturale”. In pratica, s’inserisce nel mercato esclusivo dell’hotellerie più sofisticata; punta a valorizzare le tipicità del territorio. E mira a far lievitare la cultura dell’incontro e i valori di pace e dialogo tra etnie e culture. Il meeting delle religioni è, secondo la Mediterranea, “il fondamento della pace e anche il miglior acceleratore dei flussi di turismo”. “Mi piace vedere – ha affermato La Piana – questa struttura come una realtà che farà crescere la vocazione al turismo del territorio grazie alla fede nei comuni valori che sono quelli fondanti della cristianità”. Per l’imam “Mazara è un ponte per l’integrazione fra i popoli. Cristianesimo e Islam hanno in comune valori come la giustizia, la solidarietà, la tolleranza, l’uguaglianza”. Alla cerimonia hanno preso parte Reto Wittwer, president & chief executive officer della Kempinski Hotels & Resorts, che ha a Ginevra la sede centrale, e l’austriaca Ulrike Steiner, fondatrice della Steiner Cosmetics, che gestirà la beauty farm del complesso ricettivo. La spa (dal latino salus pro aquam), di 2.100 metri quadri, è tra le più grandi d’Europa. Reca la firma di Reza Rahmanian, l’architetto con studio a Londra che ha disegnato l’analogo centro del Royal Mirage di Dubai. Tra l’altro ha al suo interno una piscina del sale per la pratica dei bagni di sale nel solco della salterapia elaborata per il Kempinski mazarese da Alex Gezzi. Il dermatologo, professore di cosmetologia a Ferrara, è presidente onorario di Cidesco Italia, l’associazione tra i centri benessere del Paese. Per Wittwer “Quando si fa un albergo ci vuole una visione e un visionario che la realizzi. Savalle è il visionario che Kempinski ha trovato in Sicilia. Perché la Sicilia? Perché crediamo nel patrimonio siciliano che vogliamo vendere in Italia e all’estero”.
Il Giardino di Costanza, il cui nome ricorda Costanza d’Altavilla, madre dell’imperatore Federico II, è il decimo resort nel mondo targato Kempinski. In Italia è l’unico impianto ricettivo che il network mondiale del lusso abbia deciso d’inserire nella propria collezione. Una catena che tra l’altro annovera l’Adlon di Berlino, il Ciragan Palace di Instanbul, l’Emirates Palace di Abu Dhabi e il Park Plaza di Buenos Aires. È anche uno dei 100 alberghi del silenzio nel pianeta, grazie alle speciali tecnologie fonoassorbenti impiegate. Ed è un hotel d’arte. Al suo interno saranno esposte cinque sculture (Donna protagonista, La grande danza, Sensualità, Maternità e Atleta in riposo) del maestro Domenico Zora di Palermo, l’unico artista vivente per cui abbia posato Carla Fracci.
Il Kempinski, che a regime, nel 2007, occuperà 100 persone (sono 67 gli assunti alla data d’apertura) sarà diretto dal general manager svizzero, Xaver Stocker. Dispone di 91 lussuose camere: due penthouse suites di 140 metri quadri con piscina privata e terrazza di 700 metri quadri; tre corner suites di 67 metri quadri con pool view; tre junior suites di 80 metri quadri; 43 deluxe rooms di 48 metri quadri; 12 grand superior rooms di 61 metri quadri e 23 superior rooms di 48 metri quadri. Tutte camere più spaziose della media delle stanze d’albergo, che è di 30 metri quadri. Le 91 camere sono distribuite secondo varie tipologie: alcune giocano sul tema del colore (giallo ocra, verde muschio, arancio-ruggine), altre su quello dello stile architettonico: Arabo, Barocco, Liberty, Caltagirone. Altre ancora sono dedicate a personaggi o miti: il Vescovo, Garibaldi, Costanza, il Satiro.
Il complesso s’immerge in un parco con giochi d’acqua di 100 mila metri quadri, con 90 palme. È a sette chilometri dal mare, a 25 dal parco archeologico di Selinunte e nel territorio del comune più vitato d’Europa (Mazara). D’Alì ha così commentato: “Per la provincia di Trapani è un momento positivo. Oggi apre il Kempinski, tra qualche mese avremo l’America’s Cup. Ci auguriamo che questo trend continui”. Cuffaro, che ha annunciato la scelta del resort di Mazara per il prossimo meeting internazionale del Coppem, il Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo, ha commentato: “Affidiamo alla Mediterranea spa il compito di fare conoscere la Sicilia nel mondo”. Alla manifestazione ha preso parte il sindaco di Mazara, Giorgio Macaddino.
Il Kempinski ricade all’interno del Parco letterario Al Idrisi, costituito l’anno scorso dalla public company e dalla Fondazione Ippolito Nievo, di Roma. Parco e resort saranno il cuore del primo distretto turistico-industriale della regione, cui la Mediterranea ha dato il via con l’occasione. Il progetto, che metterà in moto attività per 60 milioni, sarà impreziosito da un Museo delle stampe in cui saranno raccolti disegni e dipinti a tema enogastronomico, degli ultimi quattro secoli.

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