Il bilancio turistico della Sicilia nel 2004 è stato positivo, in chiara controtendenza con i dati nazionali. I dati ufficiali non sono stati ancora pubblicati, ma i dati provvisori forniti dall’assessorato regionale al turismo all’ultima edizione della Bit parlano di 4.179.413 arrivi (contro i 4.070.631 arrivi del 2003) e 13.206.790 presenze (contro i 13.088.696 del 2003). Svettano gli italiani, con 2.682.671 arrivi e 8.291.736 presenze, con il 42,5% rappresentato dai Siciliani, che con oltre 1 milione di arrivi rappresentano il primo bacino di domanda, segue il Nord Italia con il 26% e oltre 650 mila arrivi e le regioni del Centro e Sud Italia, che si dividono la quota restante. Sul fronte stranieri gli arrivi sono stati 1.496.842, pari a 4.915.054 presenze. Il 65% proviene dall’Europa centro occidentale, con quasi di 1 milione di arrivi, e tedeschi e francesi che da soli rappresentano più del 50% di questa fetta di mercato, seguiti da Regno Unito e Nord America. In base ai dati del 2003 il turismo in Sicilia è soprattutto alberghiero (89,4%), e la parte del leone è recitata dalla componente italiana (60%). Dati che rappresentano un punto di partenza per l’assessorato regionale al turismo in vista del rilancio della destinazione Sicilia, a partire già dal prossimo biennio. “Le rapide trasformazioni non sempre consentono interventi di lungo periodo, inadeguati alle esigenze immediate del mercato ha spiegato Agostino Porretto, dirigente generale dell’Assessorato regionale al turismo L’essere tempestivi, pertanto, impone interventi di breve periodo e in quest’ottica si propone l’innovazione 2005/2006 della Regione Siciliana. Realizzare un programma di Eventi rappresenta infatti uno strumento possibile finalizzato al rilancio della destinazione Sicilia. Una offerta che, oltre a rivitalizzare la domanda tradizionale, si rivolge ai mercati emergenti attraverso una proposta integrata in cui la qualità si coniuga con la tradizione e l’innovazione.