venerdì, 19 Luglio 2024

Alitalia, si torna a parlare del matrimonio con Air France

L’argomento torna d’attualità in vista dlla privatizzazione

Sul futuro di Alitalia torna ad affacciarsi il matrimonio con Air France. E’ questa la prospettiva che sembra profilarsi dopo che il Tesoro, ha diffuso un comunicato sulla riunione del Comitato per le privatizzazioni che ha affrontato anche il nodo Alitalia, alla luce del Dpcm di privatizzazione e dello stato di avanzamento dell’indagine di Bruxelles sul piano di ristrutturazione e di privatizzazione della compagnia italiana. Pur senza nominare la compagnia francese, infatti, il ministero dell’Economia invita l’ad della compagnia, Giancarlo Cimoli, a definire in suo ”futuro assetto strategico, anche
mediante la definizione di una partnership industriale”. Nella nota inviata da Via XX Settembre, infatti, si precisa che il Comitato per le privatizzazioni – che dovrebbe anche aver esaminato la proposta di Deutsche Bank garantire l’inoptato nella ricapitalizzazione da 1,2 miliardi – oggi ha ”preso atto dell’ avvenuta emanazione del Dpcm relativo alla privatizzazione di Alitalia e dello stato della procedura per aiuti di Stato avviata dalla Commissione Europea in merito al piano di ristrutturazione e ricapitalizzazione della societa”’,
raccomandando la societa’ a proseguire ”nella realizzazione delle iniziative volte al recupero di efficienza della compagnia” definendo anche il suo nuovo assetto strategico. Un assetto che, stando alle ultime dichiarazioni del premier, prevede proprio un rafforzamento dell’alleanza con l’attuale partner d’oltralpe.
”L’Alitalia ha i suoi problemi da risolvere e li risolveremo”, e poi con Air France si puntera’ ”all’ integrazione”, per creare ”un’unica grande compagnia italo-francese” aveva detto a gennaio Silvio Berlusconi, a conclusione del vertice con il primo ministro francese, Jean Pierre Raffarin. Parole che, in quell’occasione, suscitarono sorpresa, considerato il raffreddamento dei rapporti tra le due compagnie avvenuto dopo il cambiamento del vertice di Alitalia che aveva stretto quell’alleanza. Alitalia e Air France sono legate da un accordo commerciale dal 2001, poi rafforzato da uno scambio azionario incrociato del 2% perfezionato nel 2003, che prevede tra l’altro la presenza dei due amministratori delegati nei rispettivi consigli di amministrazione. L’alleanza tra le due compagnie era tuttavia nata con la
prospettiva di una fusione che, al momento, e’ stata invece realizzata tra Air France e Klm, che fanno capo ad una holding costituita nel settembre 2004. Le due compagnie hanno anche un accordo commerciale che prevede, tra l’altro, l’impegno reciproco a sviluppare un sistema di multi hub basato sugli aeroporti di Parigi-Charles de Gaulle, Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino, una cooperazione di lungo periodo fino al 31 ottobre 2011, e l’estensione delle rotte in code-sharing su destinazioni europee e intercontinentali. Per quanto riguarda i voli tra Italia e Francia, le compagnie operano in full joint-venture (vale a dire come una singola unita’, condividendo i codici di volo), assicurando pero’ la
crescita bilanciata della capacita’. Attualmente i collegamenti settimanali tra i due Paesi sono quasi 600, e di questi Alitalia ne assicura il 30,6%. Su tale fascia, le parti dividono il risultato operativo complessivo, in proporzione alla contribuzione consuntivata da ciascuna compagnia nell’anno 2000 (60% per Air France e 40% per Alitalia); ripartizione che lo stesso numero uno di Alitalia, Giancarlo Cimoli, ha recentemente auspicato venga riequilibrata.

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