martedì, 1 Ottobre 2024

Riforma Enit, le Regioni chiedono più spazio

A Ecotur tavola rotonda sull’Ente che verrà

er l’Enit la riforma dell’ente prevista nel decreto sulla competitivita’ ”e’
una soluzione ottimale”, ma secondo le associazioni di categoria e alcune Regioni manca ancora una politica di investimenti mirati e, soprattutto, si rischia di sminuire il ruolo degli enti locali nella programmazione turistica.
Sono le diverse posizioni emerse nella tavola rotonda ”La riforma Enit”, uno degli appuntamenti odierni della 15/a edizione di ”Ecotur”, la Borsa internazionale del turismo natura inaugurata ieri a Montesilvano. ‘Il decreto – ha detto Ettore Bianchi, dirigente relazioni esterne Enit, ente nazionale italiano per il turismo – pur non rappresentando un vero salto di qualita’ per gli approfondimenti che il provvedimento necessita, costituisce, per la
partecipazione delle organizzazioni di categoria, delle Regioni e dello stesso ente pubblico, una soluzione ottimale”. Secondo Andrea Giannetti, vicepresidente Federturismo e presidente Assotravel, ”la riforma ha permesso agli imprenditori di far sentire la propria voce, ma questo non basta per dire che il quadro generale sia cambiato. Riteniamo che manchi una seria politica di investimenti mirati”. Per Assoturismo, aderente alla Confesercenti, ha parlato
Claudio Albonetti, sostenendo che ”l’Enit ha mezzi finanziari limitati per poter sostenere una promozione in grado di restituire slancio all’economia turistica del Paese, soprattutto per le realta’ piu’ piccole del mezzogiorno d’Italia”. Ancora piu’ critici, sulla trasformazione dell’Enit in Agenzia nazionale del Turismo, i rappresentanti delle Regioni Abruzzo, Basilicata e Toscana, rispettivamente Antonio Bini, Ivo De Bonis e Paolo Cangini, i quali, con la riforma, vedono sminuito il ruolo degli enti locali nella programmazione
turistica.

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