giovedì, 18 Luglio 2024

La Regione Siciliana scommette sull’Ecoturismo

Inaugurata la Riserva di Palazzo Adriano – Valle del Sosio

L’inaugurazione della riserva di Palazzo Adriano-Valle del Sosio rappresenta oggi un ulteriore tassello della strategia di questo governo regionale nel campo della tutela del territorio, della salvaguardia dell’ambiente e della valorizzazione delle risorse ambientali”. Lo ha affermato il vicepresidente della Regione siciliana e assessore al Territorio e ambiente, Francesco Cascio, intervenendo oggi alla conferenza stampa per l’inaugurazione della nuova riserva naturale siciliana.
“La Sicilia, con quattro parchi e 76 riserve naturali – afferma Cascio – ha quasi 600 mila ettari di territorio tutelato, circa il 20% della superficie dell’isola, che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore sia in chiave ambientale che turistica. Vogliamo far conoscere queste aree tutelate, che sono una risorsa preziosissima della Sicilia. Le vogliamo far conoscere con una serie di iniziative che tengano conto della preziosità di queste aree. Vogliamo così introdurre un elemento importantissimo che coniughi fruizione ed educazione ambientale. Ma per fare questo dobbiamo educare noi stessi e i nostri ragazzi ad avere una sensibilità maggiore verso l’ambiente”.
L’obiettivo è di aprire la Sicilia ad altri segmenti di turismo alternativo al tradizionale: turismo ambientale, sportivo, scientifico. “Visitare un parco, una riserva, un territorio comunque tutelato, – ha continuato l’assessore all’Ambiente – significa poterlo conoscere a fondo lasciandosi magari guidare dall’esperienza di coloro che lo abitano, prestando attenzione alla storia del luogo, cogliendo le suggestioni che infondono i paesaggi, il colore dei monti e delle campagne, il sapore dei suoi vini e della sua cucina”. In questa maniera il turismo diventa consapevole, cioè ecologicamente sostenibile nel lungo periodo, economicamente conveniente, eticamente e socialmente equo nei riguardi delle comunità locali.
“Lo scopo che ci prefiggiamo – ha concluso Cascio – è quello di poter fruire, apprezzare e anche studiare le attrattive naturali (paesaggio, flora e fauna) di dette aree, così come qualsiasi manifestazione culturale attraverso un processo che promuova la conservazione, limiti l’impatto ambientale e culturale, propizi un coinvolgimento attivo e socio-economicamente benefico delle popolazioni locali. In una parola ecco l’ecoturismo che consiste in viaggi che non danneggino l’ambiente e dove questo sia l’attrazione. L’obiettivo è quello di soddisfare le aspettative economiche e le esigenze ambientali locali e rispettare non solo la struttura fisica e sociale del Paese, ma anche le istanze delle popolazioni locali”

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