giovedì, 18 Luglio 2024

Istat, è già caro-vacanze

I biglietti aerei guidano la classifica dei rincari

Luglio non e’ ancora arrivato, ma il caro-vacanze gia’ fa sentire i suoi effetti. Gli italiani che hanno optato per le vacanze intelligenti, e che sono partiti a giugno, sono gia’ incorsi in prezzi ben piu’ alti di quelli in vigore l’anno scorso. E la mannaia degli aumenti, stando all’ indice completo dei prezzi al consumo di maggio dell’Istat (l’ultimo disponibile), colpisce proprio il cuore delle spese di chi e’ in ferie, dai trasporti (record per i biglietti aerei con +16%) agli stabilimenti balneari, dai pacchetti vacanza tutto compreso ai parchi divertimento, fino ai classici alberghi, bar e ristoranti. In attesa che scattino i classici rincari di giugno per molti beni e prodotti per il momento la palma degli aumenti piu’ consistenti, complici le impennate dei prezzi del greggio, va ovviamente al settore trasporti. Nel mese di maggio i biglietti aerei costavano il 16% in piu’ rispetto al 2004, ma non molto meglio e’ andata a chi ha scelto le isole, con i prezzi dei biglietti navali in crescita del 4,1%. Buone notizie, almeno per il momento, arrivano invece dai trasporti ferroviari, con i biglietti in aumento appena dello 0,41%. Portafogli sotto pressione, come noto, anche per gli automobilisti: e non solo per gli aumenti dei carburanti (a maggio +9,7%), ma anche per quelli dei pedaggi autostradali, che l’anno scorso costavano il 3,1% in meno e delle riparazioni auto (+2,9%).
Una volta arrivato a destinazione, pero’, la musica per il villeggiante non cambia. Gli alberghi costano il 2,7% in piu’ e non e’ il caso di scegliere altri servizi di alloggio, i cui listini sono rincarati del 5,5%. Anche mangiare non e’ uno scherzo: ristoranti e pizzerie hanno aumentato i menu’ del 3,1% e la consumazione al bar costa il 2,2% in piu’. La speranza di risparmiare optando per un pacchetto vacanza tutto compreso e’ del tutto mal riposta: l’aumento maggio su maggio e’ infatti gia’ del 4,3%. Ma in vacanza, oltre a dormire e mangiare, si cerca anche di divertirsi. A che prezzo? Gli stabilimenti balneari segnano un aumento del 6%, i parchi divertimento del 4,9% e perfino le discoteche registrano un rincaro superiore all’inflazione e pari al 2,3%. Il classico libro sotto l’ombrellone, poi, costa il 2,1% in piu’ rispetto all’anno scorso: piu’ conveniente, allora, dedicarsi a letture piu’ leggere, con i periodici aumentati appena dell’1,8%.

News Correlate