lunedì, 23 Dicembre 2024

Enac, incrementeremo del 20% le ispezioni degli aerei stranieri

Dall’inizio dell’anno già effettuati 332 controlli. A fine anno saranno 750

Incrementare del 20% le ispezioni
degli aeromobili stranieri in transito sul territorio italiano,
puntando ad effettuare 750 controlli entro la fine dell’anno
(rispetto ai 624 del 2004) e realizzare 100 ispezioni al mese
durante il periodo da luglio a settembre. Sono alcuni degli
obiettivi del programma Safa (Safety Assessment of Foreign
Aircraft) dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, illustrati
nel corso di un convegno sulla ”Sicurezza e qualita’ del
trasporto aereo nella stagione estiva”.
In questo periodo, in considerazione dell’incremento del
traffico aereo e del numero dei passeggeri, vengono infatti
rafforzati i presidi e la vigilanza sul settore. L’Enac ha
quindi rivolto un invito ai responsabili delle varie componenti
del settore ”a porre in essere ogni azione necessaria” per
rendere piu’ sicuri gli spostamenti aerei, evitare inconvenienti
e disagi, mantenere elevati standard di qualita’ dei servizi,
monitorare la puntualita’ dei voli. Durante l’incontro e’ stato
anche presentato un bilancio delle attivita’ di monitoraggio e
delle campagne ispettive svolte negli ultimi mesi.
Dall’inizio dell’anno ad oggi, sempre
nell’ambito del programma Safa, sono state compiute 332
ispezioni, 3 operatori esteri sono stati temporaneamente
rifiutati, 85 aeromobili sono stati fermati per azioni
correttive, 31 richieste sono state presentate ad operatori ed
autorita’ estere per intervenire con controlli ed azioni sulle
proprie flotte. Per il 2005, l’Enac mira inoltre ad ispezionare
”almeno il 90%” di tutti gli operatori esteri che operano in
Italia. L’Ente, e’ stato sottolineato, ”riconosce le
certificazioni e le licenze rilasciate dai Paesi dell’Unione
europea, ma si assicura che tutte le operazioni di volo in
Italia siano svolte secondo gli stessi standard di sicurezza e
qualita”’. Quanto agli operatori nazionali, e’ stato spiegato,
sono sottoposti ad un programma di sorveglianza per la verifica
del mantenimento degli standard di certificazione e delle
condizioni di navigabilita’ degli aeromobili.
Alla luce degli attentati di Londra,
”un’attenzione particolare” viene riservata alla sicurezza
aeroportuale, ha sottolineato l’Enac, al fine di definire ”un
piu’ stretto coordinamento delle iniziative di competenza volte
a prevenire gli atti illeciti, secondo le indicazioni dell’
autorita’ nazionale di pubblica sicurezza ed in base a quanto
stabilito dagli accordi comunitari ed internazionali”.
L’Enac, per la stagione estiva,
ha attivato un piano di interventi operativi che coinvolge anche
le strutture territoriali dell’Ente e che prevede azioni volte
sia alla riduzione delle eventuali disfunzioni, sia a garantire
il presidio e la sicurezza attraverso la presenza del direttore
o di un sostituto in aeroporto, oltre alla reperibilita’ di un
responsabile di notte e nei giorni festivi.
Il 45,3%-63% dei ritardi totali e’
rappresentato dai cosiddetti ritardi derivati o consequenziali,
secondo i dati di una prima analisi realizzata nel periodo
pre-estivo su un campione di operatori di media grandezza,
nell’ambito del monitoraggio avviato dall’Enac. Tra i motivi
piu’ frequenti di ritardi, vi sono poi problemi di traffico
aereo (16,6%-18,3%), servizi a terra (12%-13,7%), cause tecniche
(4,2%-6,8%), imbarco passeggeri (4%-31,3%), rifornimento
(3,2%-8,4%), bagagli (3%-4,6%).
Nel primo semestre 2005, la struttura della
Carta dei diritti del passeggero ha ricevuto 589 segnalazioni di
reclami, di cui 191 per ritardi consistenti, 253 per
cancellazioni, 32 per overbooking.
Sempre nei primi sei mesi
dell’anno, il numero verde dell’Enac 800.898121 (attivo dal
lunedi’ al venerdi’ dalle 8.00 alle 20.00) ha ricevuto 16.000
chiamate rispondendo a domande sulla Carta dei diritti del
passeggero nell’89% dei casi, sulla sicurezza del volo per il
6%, sulla sicurezza a terra per il 4%.

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