Per la Repubblica Dominicana il 2005 è un’annata decisamente favorevole. Il flusso di turisti totali, quasi 2 milioni, che ha trascorso i primi mesi dell’anno nella località caraibica mostra un incremento del 7,74% pari a 140 mila turisti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’america del Nord mantiene la supremazia rappresentando il 50% del flusso totale (35% Stati Uniti e 15% Canada). Il secondo mercato per importanza si conferma quello Europeo con il 42% (Francesi 10,25%, Tedeschi 7,15%, Spagnoli 6,89%, Inglesi 6,24% e Italiani 4,1%).
In termini regionali questa destinazione mantiene la leadership della zona caraibica rispetto a Riviera Maya, Cuba e Jamaica.
Il favore riservato dal mercato italiano a questa meta ha fatto registrare dal 2000 al 2004 un’estensione del periodo medio di vacanza. Questo importante dato è in controtendenza rispetto alla situazione generale di altre destinazioni che vede la contrazione del periodo di soggiorno a una settimana.
La scelta di trascorrere più settimane presso la Repubblica Dominicana è confermata dalla diversificazione del mercato che sta dimostrando sempre più interesse nei confronti di mete non molto conosciute come: le regioni più nordiche di Samanà, Puerto Plata e Cabarete. Queste località si aggiungono a quelle più conosciute e tradizionalmente scelte dai viaggiatori italiani: Boca Chica, Bayahibe, Punta Cana, Bávaro. Molto importante è anche il nuovo polo turistico di Cap Cana.
Gli investimenti stranieri nel Paese crescono del 43,8% nei primi sei mesi dell’anno, passando da US$341,1 milioni a US$ 490,8 milioni e rappresentano un’indicazione positiva dell’andamento dell’economia della Repubblica Dominicana. Il turismo, infatti, è il settore che ha avuto i maggiori incrementi e rappresenta il 39,5% del totale degli investimenti stranieri. Le località che hanno usufruito dei maggiori investimenti e nelle quali sono previste le aperture dei prossimi prestigiosi alberghi e resort sono: Cap Cana, Westing Rocco Ki, Beach and Golf Resort, Macao Caribe Beach, Hotel Riu, etc.
La diversificazione dipende anche dalla maggiore consapevolezza da parte del mercato italiano e internazionale della vastità delle risorse del Paese. Si stanno affermando viaggi legati alla visita dei Parchi Nazionali e dei siti archeologici e di diversi sport acquatici: windsurf, surf e kite surf, sport che sta riscuotendo molto successo nella zona di Cabarete anche grazie all’apertura di un nuovi resort.
Da sottolineare come anche la presenza di molti fra i più bei campi da Golf dell’area caraibica stia attirando sempre più turisti di alto livello.
E per i turisti affascinati dalla storia e dalla cultura della Repubblica Dominicana vanno ricordate, oltre al tour della storica capitale, le visite alle fabbriche di sigari e di rum; al museo dell’ambra, etc.
Come abbiamo appena visto l’Italia è al 5 posto per gli arrivi dai Paesi Europei. Infatti, sono stati ben 80,381 gli italiani che si sono recati nel Paese in aereo nel periodo gen-lug 2005; nello stesso periodo del 2004 questi erano 75,189. L’aumento è stato di ben 5,192 persone in più
Per quanto riguarda invece il tasso di occupazione alberghiera media nel periodo gennaio luglio 2005 risulta in considerevole aumento la zona di Santo Domingo con una percentuale di crescita, rispetto allo stesso periodo del 2004, del 15,20% e di Samanà 9,2%.
Si confermano quindi i dati già diffusi in precedenza in cui si anticipava come per la Repubblica Dominicana sarà molto importante il triennio 2005-2008, poiché la destinazione al centro di un consistente piano di investimenti varato dalla Segreteria Statale del Turismo e teso a migliorare la qualità complessiva delle infrastrutture, del sistema viario, degli aeroporti e delle risorse.