domenica, 29 Settembre 2024

Touring Club-Uni, la svolta passa per la qualità

Norme standard e più attenzione alla soddisfazione del cliente per cancellare l’estate 2005

L’estate ”nera” del turismo e’
appena alle spalle con la sfilza di numeri tutti preceduti dal
segno meno: 5,5 milioni sono state le presenze in meno nei
pubblici esercizi; 5% le presenze i meno nelle strutture
ricettive in Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Sardegna (dati
del sindacato balneari e della federazione pubblici esercizi).
Dietro questi numeri freddi, le indagini hanno scavato per
appurare – crisi economica a parte – le ragioni di tanta
disaffezione. Il Codacons, per esempio, rivela che il 31% dei
vacanzieri si dichiara ”non soddisfatto” delle ultime vacanze
estive e il 21% ritiene addirittura di essere stato imbrogliato.
E’ intorno a queste cifre che il Touring Club italiano e
l’Uni hanno deciso di accendere i riflettori per indagare una
questione fino a oggi abbastanza trascurata: la soddisfazione
del cliente e la scarsa trasparenza nel rapporto
cliente-fornitore nel settore del turismo.
L’attivita’ di normazione tecnica volontaria (la cosiddetta
”unificazione”) dell’Uni mira a fornire al mercato gli
strumenti necessari la cui mancanza ha indebolito il settore:
si tratta – secondo l’Uni – di garantire la soddisfazione del
cliente e, se possibile, aumentarla realizzando e offrendo
servizi ”a norma” che garantiscono e tutelano il cliente. In
buona sostanza, lo stupore provato dal turista che, viaggiando
per il Bel Paese, si e’ spesso chiesto come mai potesse esistere
tanta differenza nella qualita’ fra due alberghi con lo stesso
numero di stelle, e’ la spia di una grave lacuna: la mancanza di
norme standard in grado di assicurare gli stessi livelli di
qualita’ sul territorio per uno stesso tipo di servizio.
Per queste ragioni il Touring Club Italiano insiste sulla
necessita’ per l’Italia di prender parte ai lavori ISO
(International organization for standardization) al cui interno
e’ stato costituito un comitato tecnico affidandone la
segreteria alla Spagna. Paolo Scolari, presidente dell’UNI, non
ha dubbi: ”l’Italia deve necessariamente farne parte – ha detto
– se non vuole che queste regole vengano dettate dai nostri
principali concorrenti, con una rappresentanza qualificata e una
precisa posizione finalizzata a tutelare gli interessi nazionali
e a valorizzare le specificita’ ”.
La questione e’ il tema centrale del convegno in programma il
14 ottobre a Roma, organizzato d’intesa tra il Touring Club
Italiano e l’UNI nell’ambito della Giornata Mondiale della
Normazione.

News Correlate