venerdì, 19 Luglio 2024

Alitalia, Sult: “Clamoroso scaricabarile del Governo”

Indice puntato contro l’accordo con sindacati e associazioni professionali

Un “disastro annunciato”. Questo il commento del Sult (Sindacato unitario dei lavoratori dei trasporti) dopo la ricapitalizzazione di Alitalia per un miliardo di euro. Quello che succede all’interno della compagnia di bandiera, secondo il Sult, “non e’ una novita’”, bensi’ “il risultato del clamoroso scaricabarile attuato dal Governo, dalle organizzazioni sindacali e associazioni professionali firmatarie dell’accordo di Palazzo Chigi del 5 ottobre 2004, che ha sancito la fine del Gruppo Alitalia e della possibilita’ per l’Italia di avere un sistema di trasporto aereo degno di tale nome e di un paese civile”.
Il sindacato denuncia che dall’anno scorso si e’ assistito a “dannose prese di posizione del Governo, a balletti intorno ai requisiti di sistema che tutelano
gli interessi delle low cost anziche’ rafforzare l’Alitalia, a lotte di potere per accaparrarsi gli slot”. Il Sult punta anche il dito contro i responsabili nazionali delle organizzazioni sindacali e delle associazioni professionali che hanno firmato l’accordo con Palazzo Chigi, e si chiede quale sia il loro parere dato che “l’ulteriore espulsione dei diecimla lavoratori di Alitalia Servizi e le ricadute su tutti i dipendenti del Gruppo Alitalia e dei lavoratori dell’indotto sono un fatto reale, inconfutabile, che non puo’ piu’ essere tenuto nascosto”. Infine, il Sult conclude affermando: “Aumento di capitale, usufrutto, deconsolidamento: appaiono termini finanziari astratti e lontani, ma sono drammaticamente presenti ai lavoratori Alitalia” e costeranno, come stabilito dal ministero dell’Economia, “un esborso di 22,2 euro per i 22 milioni di famiglie italiane, cioe’ 8,4 euro per ciascuno dei 58 milioni di cittadini italiani”.

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