L’Unione europea ha stabilito le nuove linee guida per le sovvenzioni regionali. In base alla nuova normativa, saranno concessi aiuti di stato che promuovano lo sviluppo delle aree piu’ povere, inclusi i contributi per investimenti diretti e le agevolazioni fiscali per le aziende. Con le nuove regole otterranno gli aiuti regionali il 43,1% della popolazione dell’Ue, a fronte della copertura attuale del 52,2%, di cui il 34,2% nelle aree svantaggiate. Per le regioni piu’ povere, cioe’ quelle con un pil pro-capite inferiore al 75% della media europea, l’intensità di aiuti per le imprese piu’ grandi potra’ essere al massimo del 30%. Al di sotto della media europea, troviamo quindi Calabria (67,93%), Campania (71,78%) e Sicilia (71,98%). Inoltre, per le regioni che hanno con Pil per abitante inferiore al 60%, il tasso di aiuti (sempre alle imprese maggiori) sara’ fino al 40%, mentre per quelle al di sotto del 45% gli aiuti arriveranno al 50%.
In Italia, dunque, ci sara’ una riduzione del 10% della copertura attuale e il Sud continuera’ a beneficiare del trattamento riservato alle aree piu’ povere, passando dall’attuale copertura del 43,6% della popolazione al 34,1%.