Punta il dito sul dupolio Alitalia-AirOne il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà. Secondo lui, infatti, il mercato del trasporto aereo, fermo ancora 10 anni fa, a una fase di pre-liberlizzazione, è malato di monopolismo, e sono soprattutto i prezzi e i consumatori a risentirne. In realtà “non si tratta di un duopolio di tipo assoluto – spiega Catricalà -anche se le tratte, soprattutto quelle più ricche, come la Milano-Roma. sono coperte essenzialmente dalle linee Alitalia e AirOne. La compagnia di bandiera, poi, deve perdere l’atteggiamento da ex monopolista, almeno psicologicamente” ha quindi osservato. “Paradossalmente le limitazioni maggiori all’introduzione di una maggiore concorrenza su certe tratte – spiega il presidente dell’Antitrust – derivano da barriere di tipo regolamentare, legati alle attuali modalità di assegnazione delle bande orarie di decollo e di atterraggio in aeroporto che limitano le possibilità per i nuovi vettori di competere in modo credibile con l’incumbent”. Le compagnie low cost, invece, “possono operare prevalentemente su scali secondari meno congestionati, al contrario di quelle compagnie che servono soprattutto gli aeroporti principali e sono costrette a fronteggiare un rilevante svantaggio competitivo”. Oltre a indicare i mali del sistema, Catricalà si è soffermato sulle possibili cure: gare pubbliche, concessioni di durata limitata e circoscrivere l’espansione del monopolista in mercati contigui dall’Antitrust che in tale scenario può svolgere un ruolo “particolarmente rilevante”.
