giovedì, 18 Luglio 2024

Gli italiani scoprono ecoturismo e natura

Ma per tutelare il territorio c’è chi pensa al ticket d’ingresso

Trekking, mountain bike, ma anche sci d’alpinismo, parapendio e tanta vela. Sono queste le
attività più richieste da chi la natura la vuol vivere intensamente. Una formula vincente che, nel 2006 ha registrato complessivamente un incremento del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A tirare le somme della stagione turistica appena conclusa, è l’Osservatorio Turismo & Natura istituito da Wwf, FederCultura Turismo Sport-Confcooperative, Legacoop Turismo, Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursioniste), effettuato per il secondo anno consecutivo su un campione di oltre 200 cooperative operatrici presenti su tutto il territorio nazionale che ha anche delineato l’identikit dell’eco-turista. Cultura medio alta, tra i 30 e 45 anni, con buona disponibilità economica, navigatore abituale della rete e nel 70% proveniente dalla regione in cui risiede: ecco chi ama l’ecoturismo. E insieme ai numeri (8.127 euro il fatturato dell’ecoturismo nel 2005, +9,9% rispetto al 2004), cresce anche la sensibilità verso l’ambiente, incrementata secondo gli intervistati nell’84% dei casi. Intanto gli operatori per tutelare il territorio pensano a un ticket d’ingresso. Ad oggi nell’80% dei casi l’accesso alle aree protette non è subordinato al pagamento di un biglietto ma, nel caso venisse applicato, gli operatori concordano affinché il ricavato venga investito a beneficio dell’area. Il prezzo consigliato? Da 1 a 3 euro per il 62%, da 4 a 5 per il 17% e oltre i 5 euro per il 14%.

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