lunedì, 23 Dicembre 2024

Alitalia, ad ottobre nuovo step vendita. Per sindacati tempi potrebbero allungarsi

É stata fissata ad ottobre la nuova deadline nel processo di vendita di Alitalia. Finora la road map è stata rispettata, ma si fa sempre più insistente l’impressione che l’autunno non sarà il momento della verità: la necessità di trattare il più possibile per evitare il rischio ‘spezzatino’ e le ragioni politiche fanno pensare che i tempi possano allungarsi. Uno scenario al quale il Governo ha già pensato e, nel caso non ci fossero offerte che mantengono l’integrità di Alitalia, una delle alternative è il prolungamento dell’azione commissariale, mettendo altro denaro pubblico.

A fare un po’ di luce sarà l’analisi delle buste con le offerte non vincolanti, che verranno aperte nei prossimi giorni: tra i pretendenti, oltre alle compagnie ammesse fino a questa fase (Etihad, Delta, Lufthansa, British Airways, Ryanair ed Easyjet), secondo quando si apprende, ci sarebbero anche da un paio di altre grandi aviolinee i cui nomi non sarebbero finora ancora trapelati.
Sulla base delle proposte arrivate ora i commissari definiranno l’indirizzo del programma dell’amministrazione straordinaria (vendita in blocco, ristrutturazione o cessione di beni e contratti), ma secondo molti osservatori, la trattativa per arrivare alla scelta dell’acquirente potrebbe richiedere più tempo del previsto.
“L’impressione è che siamo ancora molto indietro, è molto difficile che si arrivi alla vendita di Alitalia nel prossimo autunno: serve tempo per una trattativa complessa, per evitare che arriva detti le condizioni”, osserva Nino Cortorillo, segretario nazionale della Filt Cgil – Ora l’egregio lavoro svolto fino ad oggi dai commissari si fa più difficile, devono trovare la soluzione per ricondurre il potenziale acquirente ad acquistare la compagnia in blocco”.
La preoccupazione dei sindacati resta quindi alta ed è possibile che nei prossimi giorni chiedano ai commissari un incontro per fare il punto sulla situazione. Un’occasione di confronto, intanto, ci sarà già lunedì quando i sindacati di categoria incontreranno l’azienda per proseguire il confronto sulla formazione e riconversione dei circa 300 addetti in cig a zero ore.

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