Trenta grotte a testimonianza della dominazione bizantina in Sicilia. E’ il villaggio rupestre medioevale venuto alla luce in un’area di grande interesse naturalistico, storico ed archeologico, quale è la vallata del Morello a Villarosa nei pressi di Calascibetta. Accanto al villaggio sono stati individuati resti archeologici di età preistorica, alle necropoli di Gaspa, con tombe a fossa, e Monte Giulfo, con tombe a camera di età greca. I lavori che fanno parte del progetto “Recupero, tutela, restauro ed aumento della fruibilità delle aree archeologiche della Valle del Morello”, inserito all’interno del Pit 11 della provincia di Enna, iniziati nel mese di ottobre scorso, in questa prima fase prevedono interventi per arrestare, o quanto meno limitare, i processi di degrado di origine fisico-chimica e biologica che minacciano la conservazione delle testimonianze archeologiche rupestri. Dopo questo primo intervento, il sito archeologico sarà fruibile solo in parte per motivi di sicurezza, vista l’impossibilità di procedere alla musealizzazione completa dell’area. Successivamente, una volta completati gli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione, il villaggio rupestre diventerà perfettamente accessibile. “L’obiettivo – sottolinea il sindaco di Villarosa, Franco Costanza – è creare nuovi rapporti fra uomo e natura, promovendo anche un turismo naturalistico, archeologico e culturale”.