domenica, 24 Novembre 2024

Città d’arte, l’impegno di Rutelli

Roma, Firenze e Venezia hanno strappato la promessa del vicepremier

Alla fine almeno un impegno formale l’hanno strappato. Alla richiesta dei sindaci di Roma, Venezia e Firenze, Walter Veltroni, Massimo Cacciari e Leonardo Domenici che chiedevano al Governo la restituzione di una parte almeno delle spese correnti sostenute dalle amministrazioni comunali per reggere l’impatto dei milioni di turisti che ogni anno invadono le tre città d’arte italiane, il vicepremier ha risposto con un impegno formale, assunto in occasione della giornata di studio sul turismo “Firenze, Napoli, Roma, Venezia: città d’arte” che si è svolta a Venezia. “Dipende dal ministro dell’Economia e non da me – ha detto il vice premier – ma da parte mia c’è tutta la volontà politica. E’ un impegno che prendo formalmente ma che voglio corredare con una valutazione scientifica sui flussi turistici a cui si aggiungono gli escursionisti mordi e fuggi”. “Ho insediato infatti una commissione di alto livello – ha spiegato Rutelli – per identificare i parametri certi quando chiederò al ministro dell’Economia nella prossima Finanziaria un ristoro per il peso che affrontano le città d’arte”. Notizia positiva per il sindaco di Venezia anche se Cacciari aggiunge una nota polemica: “In laguna arrivano venti milioni di turisti e non sette, come ha detto Rutelli, a cui infatti vanno aggiunti i visitatori giornalieri che non si fermano neppure una notte ed è su tutti questi che il Comune deve parametrare i servizi di pulizia urbana, trasporto”. E visto che la tassa di soggiorno non c’è, secondo Cacciari “entro il 2008 deve esserci qualcosa d’altro”.

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