venerdì, 22 Novembre 2024

Salvi i 102 lavoratori di Villa Igiea, Excelsior e Grand Hotel delle Palme

Nessun licenziamento per i 102 lavoratori degli alberghi palermitani di Villa Igiea, Hotel delle Palme ed Excelsior. L’accordo per salvaguardare i dipendenti dei tre cinque stelle del gruppo Acqua Marcia, in concordato preventivo, arriva a poche settimane dall’acquisizione da parte dei nuovi proprietari, secondo quanto riporta palermotoday.it. Dopo diverse aste andate a vuoto, l’Excelsior è stato aggiudicato alla Luxury Private Properties, mentre il Grand Hotel delle Palme e il Grand Hotel Villa Igiea rispettivamente sono andati alla Argonauti srl e alla Rocco Forte & family.

L’anzianità di servizio sarà mantenuta, così come resteranno immutate le retribuzioni. E il trasferimento alle nuove società, secondo quanto stabilito dall’accordo, non intaccherà neppure il contratto che rimarrà quello collettivo del turismo. Saranno trasferiti inoltre anche tfr e rate di tredicesima e quattordicesima maturati. I sindacati hanno poi chiesto il mantenimento delle garanzie occupazionali per i dipendenti della società che operano in appalto nei reparti manutenzione e housekeeping. Il contratto è in scadenza a fine anno e la tutela di questo bacino passerà da un altro tavolo che sarà aperto a breve.

Sono 41 sono i dipendenti a Villa Igiea, mentre 37 all’Hotel delle Palme e 24 all’Excelsior, a cui si aggiungono i contratti a tempo determinato, gli stagionali e i tirocinanti. Solamente i 24 dell’Excelsior però formalizzeranno il passaggio già dal prossimo primo novembre. Gli altri 78, invece, dovranno attende fino a gennaio perché sugli immobili – Villa Igiea e Hotel delle Palme – il ministero dei Beni Culturali ha il diritto di prelazione che può esercitare entro 60 giorni.

“I nuovi gruppi – spiega Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Sicilia Calabrò – hanno dimostrato enorme interesse sia per le strutture acquisite che per il territorio palermitano e questo non può che essere volano di sviluppo anche per le attività dell’indotto e per quelle commerciali. Attenzioneremo molto fermamente l’operato di queste aziende affinché nessun posto di lavoro, anche atipico, possa essere perso – conclude la sindacalista – e far in modo che lo sforzo intrapreso da ogni dipendente in questi anni con la società uscente Acqua Marcia possa rappresentare un investimento e non una vana speranza”.

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