“L’aumento dell’imposta di soggiorno è un aumento marginale che non va a danneggiare il settore turistico e alberghiero anche perché i numeri sono in continua crescita. Nel bilancio abbiamo previsto un aumento di circa 4 milioni di euro a legge invariata se dovesse cambiare la legge è chiaro che per Firenze ci potrebbero essere margini maggiori, ma è ancora presto per poterlo dire”. Ad affermarlo Dario Nardella, sindaco di Firenze, a margine di un evento alla Camera di commercio, commentando l’ipotesi di aumentare la tassa di soggiorno.
“Ricordo che gli introiti dell’imposta di soggiorno sono vincolati – ha aggiunto il sindaco – e la legge impone all’amministrazione di reinvestire tutti questi soldi su settori che poi servono anche a rendere la città più accogliente ed efficiente: dal decoro urbano ai beni culturali, dai servizi di trasporto pubblico, alla pulizia della città”.
Nardella ha precisato che “questa operazione non serve per ripianare buchi di bilancio, ma serve per potenziare l’offerta di servizi e l’accoglienza della città. Inoltre stiamo portando avanti una battagli vera e concreta sul fronte degli affitti e delle locazioni turistiche brevi. Io credo che la vera risposta che si aspettano gli operatori del turismo da noi sia proprio questa: eliminare il divario che si è creato tra industria alberghiera e locazioni brevi che di fatto rappresentano sempre di più una forma di concorrenza sleale”. Infine, ha annunciato che “alla prima occasione di incontro che avrò con Franceschini toccherò il tema dell’uniformità della tassa a livello nazionale come primo argomento perché ritengo giusto che l’imposta di soggiorno sia omogenea per tutte le città d’arte d’Italia. Il nostro fronte riguarda da un lato la disciplina delle locazioni turistiche brevi e dall’altro l’omogeneità dell’imposta di soggiorno in tutta Italia”.