giovedì, 19 Dicembre 2024

Sib, estate negativa: in calo presenze e consumi

Più russi e polacchi sulle spiagge mentre aumenta ‘mordi e fuggi’

Con 450 mila turisti in meno sulle spiagge italiane, il Sib traccia un quadro leggermente negativo sulla stagione 2007 appena conclusa. “Negli stabilimenti balneari – dichiara Riccardo Borgo, presidente del S.I.B – abbiamo registrato un modesto decremento delle presenze ma, soprattutto, dei consumi”. Male le isole, meglio il litorale Adriatico rispetto al Tirreno, in Campania i risultati migliori, in Calabria quelli peggiori. Per quanto riguarda gli stranieri in crescita i turisti provenienti dai Paesi dell’Est: russi e polacchi in testa, ma anche austriaci, inglesi, spagnoli, svedesi e norvegesi. In calo francesi e tedeschi, stabili rispetto al 2006, americani, giapponesi e cinesi. “Anche i consumi in spiaggia, poi, seguono il trend negativo, continua Borgo, complice la situazione economica complessiva e la capacità di spesa delle famiglie italiane che negli ultimi tre anni si è sensibilmente ridotta. Ma quello che ci preoccupa di più – continua Borgo – è il fenomeno turistico ‘mordi e fuggi’ che mai come quest’anno è stato registrato un po’ dovunque. Italiani e stranieri vengono al mare preferibilmente nei week-end – spiega Borgo – quando gli stabilimenti balneari raggiungono le presenze al massimo della capienza, mentre nei giorni feriali le spiagge rimangono semivuote nonostante le numerose promozioni a tariffe ridotte”. Questa estate, poi, molte imprese balneari, proprio per venire incontro ai clienti, hanno adottato il sistema della tariffa oraria per il lettino e l’ombrellone: prezzi scontati nel pomeriggio, per agevolare coloro i quali scelgono di andare in spiaggia dopo pranzo. Infine Borgo auspica che venga ripreso “dialogo e confronto con il Governo al fine di poter definire le modalità di applicazione della legge Finanziaria 2007 che, in modo particolare per quanto riguarda le pertinenze demaniali assoggettate ai valori OMI, metta fine alla confusione che ancora oggi dobbiamo registrare a causa del rincorrersi di modelli interpretativi spesso radicalmente discordanti”.

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