giovedì, 19 Dicembre 2024

Ma il vuoto/pieno è una buona idea? Perplessità e dubbi tra gli operatori turistici

Il nostro editoriale del 4 maggio, dal titolo “Finanziaria regionale: tanto rumore per nulla e il turismo naviga in un mare in tempesta“, ha suscitato particolare interesse ed un animato dibattito, insieme a tante perplessità – che nelle diverse videoconferenze a cui l’assessore Messina ha partecipato non è ancora riuscito a chiarire – tra gli addetti ai lavori. Un tam tam che continua alimentando ancora tante aspettative e molte più perplessità.

Tornando all’editoriale, è stato definito una “coraggiosa riflessione e un’esortazione che mi trova orgoglioso e fiero di essere figlio di siciliani“, ha scritto Vito Giamporcaro, che ha aggiunto “penso che se altri seguano il vostro esempio possiamo ben sperare”.

Più puntuale e dettagliata l’analisi di Pietro Triolo, amministratore Unico della TOP Viaggi, storico tour operator di Acireale.

Ritengo – scrive Pietro Triolo – che le persone ai vertici di un comparto così importante per la nostra economia, prima di divulgare notizie, secondo loro, risolutive, dovrebbero pensare che i messaggi arrivano anche a persone che il turismo lo fanno da decine di anni con professionalità e capacità imprenditoriale. Il settore Tour Operator e Agenzie di Viaggi dà lavoro qualificato a migliaia di persone e ad un indotto diversificato ed estremamente vasto. Il presidente Musumeci e l’assessore Messina cercano di lanciare azioni di interventi come invenzioni di ultima generazione: ‘ABBIAMO ACQUISTATO MIGLIAIA DI CAMERE IN HOTEL IN VUOTO PIENO’. Ma il vuoto/pieno un buon imprenditore lo valuta solo quando teme di non trovare posto nelle strutture per la grande richiesta. E’ questo il rischio in questione? Lo stesso dicasi per l’acquisto dei voli.

Non è difficile pensare in questo momento di assoluta incertezza che sarebbe molto meglio dare un po’ di ossigeno a tutto il comparto in modo da resistere fino alla prossima primavera e intanto trovare il denaro per investire a medio lungo termine con un serio programma per rilanciare il turismo con una nuova immagine a cominciare dalla completa riqualificazione ambientale di tutto il territorio, incentivando investimenti pubblici e privati per la realizzazione di infrastrutture, strutture congressuali di grande capacità, campi da golf a decine, eventi culturali di alto livello, porti turistici, eventi musicali e sportivi, teatro, riqualificazione e creazione di strutture ricettive, borghi, gastronomia, il tutto supportato da una imponente azione promozionale per catturare flussi turistici diversificati che possono coprire tutto l’arco dell’anno, creando benessere e occupazione. Purtroppo tutti i governi regionali che si sono avvicendati non hanno voluto investire in questa direzione e ci ritroviamo sempre rilegati agli ultimi posti di ogni classifica.

Senza queste strutture, caro assessore Messina, la destagionalizzazione che spesso lei evoca, rimarrà un sogno per tutti i siciliani. Lasci perdere l’accostamento con le Canarie, quelle isole pur non avendo alcun patrimonio artistico/culturale, hanno strutture e infrastrutture per ogni esigenza e principalmente un clima balneare tutto l’anno. Si confronti con realtà vicine alla nostra come il Sud della Francia, il sud della Spagna, l’Algarve, regioni dove la destagionalizzazione esiste da decenni e funziona alla grande“.

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