Mantenimento dei due hub intercontinentali di Malpensa e Fiumicino seppur con diverse specializzazioni: quello lombardo dedicato ai viaggi d’affari, quello romano al turismo ed ai voli verso l’Africa ed il Medio Oriente. Riduzione della flotta, con l’eliminazione dei velivoli più anziani. Infine, contrazione del personale (i maggiori tagli avverrebbero nella società di manutenzione AZ Servizi) con adeguamento della produttività ai livelli europei. Questo i punti del piano industriale di Lufthansaper la ristrutturazione di Alitalia, svelati ieri da un noto quotidiano economico italiano, anche se la compagnia tedesca non ha ancora presentato alcuna offerta. Immediate, comunque, le reazioni dei sindacati.
L’Anpac esprime dissenso sull’ipotesi di una "drastica riduzione della flotta" e annuncia che farà ricorso, se necessario, anche a strumenti di lotta sindacale. Per Sdl, “se queste indiscrezioni risultassero vere, tutto ciò si potrebbe configurare o come una grande provocazione per mettere in difficoltà gli altri candidati, oppure come un grande affare per Lufthansa”. Pertanto il sindacato invita il governo a "considerare attentamente tutte le forze in campo", compresa l’ipotesi italiana che "alla luce di ciò che sino ad ora è emerso, potrebbe costituire il più credibile tra quelli che sembra si stiano discutendo". Di tutt’altro avviso il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Solari, secondo il quale Lufthansa "è un interlocutore credibile, vale quindi la pena avviare subito un confronto con le organizzazioni sindacali per conoscere le reali intenzioni del vettore tedesco e aprire una trattativa di merito sul piano industriale".
