sabato, 23 Novembre 2024

Anche Madrid apre ai turisti vaccinati e attende decisione su Green Pass

Dopo la Francia anche la Spagna si apre ai turisti vaccinati contro il Covid-19. Con due ordinanze vidimate dal ministero dell’Interno e da quello della Sanità, Madrid ha di fatto deciso di accogliere nell’immediato e senza più restrizioni – test e quarantene – tutti coloro che, dopo aver completato il ciclo vaccinale, dall’Europa vogliono raggiungere il territorio iberico e le sue isole. Con un’unica avvertenza: dovranno pazientare almeno 14i giorni dalla somministrazione dell’ultima dose prima di mettersi in viaggio.
Nonostante questi passi avanti rimane confusione tra i viaggiatori che devono districarsi tra diverse regolamentazioni. A scongiurare nuove divisioni e ulteriore confusione, il Parlamento europeo è pronto nelle prossime ore a dare la sua benedizione al regolamento che introduce il green pass Ue, certificato comune per viaggiare nell’Unione senza più limitazioni dimostrando di essersi vaccinati, oppure di essere risultati negativi a un tampone o di essere guariti dal Covid-19, scegliendo quale strada percorrere per varcare le frontiere nazionali. Prima della sua entrata in vigore, il prossimo primo luglio, non vi sarebbe alcuna certezza legale del mutuo riconoscimento dei certificati di vaccinazione tra gli Stati membri, spiegano dalla Commissione Ue. Con il rischio concreto che un cittadino immunizzato in Italia possa vedersi rifiutare la prova di vaccinazione in Francia o in Spagna con la richiesta di mostrare comunque il risultato negativo di un test. Finora l’infrastruttura tecnica del green pass Ue, che permette la validazione automatica dei certificati Covid digitali, ha superato l’esame in 22 Paesi membri. Il pass non sarà comunque la panacea di tutti i mali. In Spagna per esempio i vaccini accettati per non incappare nelle restrizioni sono i 4 approvati dall’Ema – Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson – oltre a Sinopharm e Sinovac-Coronavac (approvati dall’Oms), ma non sarà così per tutti. Ogni governo nazionale potrà esprimersi sui vaccini non riconosciuti dall’Ema, tra i quali anche il russo Sputnik.

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