venerdì, 22 Novembre 2024

Cts e stato di emergenza verso lo stop, ma resta allerta

Il 31 marzo potrebbe essere la vera data della svolta, quella che potrebbe traghettare l’Italia nella fase post-pandemia, senza lo stato di emergenza e, di conseguenza, con la chiusura del Comitato Tecnico Scientifico. Ad ammetterlo apertamente è stato l’immunologo Sergio Abrignani, che fa parte del Cts. “Non credo – ha detto – che verrà prorogato lo stato di emergenza e, quindi, si scioglierà anche il Cts. Non credo che dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato”.

Parole che si traducono in un sospiro di sollievo per un Paese che, poco meno di due anni fa, scoprì restrizioni e lockdown e che oggi, invece, è vicina al completamento della campagna vaccinale. Resta aperto, poi, il tema del Green pass, con un dibattito acceso tra oltranzisti, che vorrebbero eliminarlo da subito, e attendisti, che preferirebbero rinviare ancora di qualche mese.

Quello che appare chiaro, ormai, è che – passato il picco dei contagi dell’inverno – la curva pandemica continua la sua discesa verso una più mite primavera.

“Credo che davvero ci sia la prospettiva assolutamente positiva per questa primavera-estate ma la circolazione del virus tornerà a essere più significativa e a ‘dare fastidio’ nella stagione invernale prossima. Quindi dobbiamo graduare le scelte di apertura”, osserva Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano.

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