venerdì, 22 Novembre 2024

Garavaglia: obiettivo è raggiungere i numeri del 2019

“Il nostro obiettivo in quest’anno di ripartenza è raggiungere i numeri del 2019: tornare all’anno più importante per il turismo italiano. Un obiettivo ambizioso, dobbiamo crederci”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in occasione della presentazione, a Palazzo Lombardia, delle campagne promosse da Enit.
“A gennaio – ha aggiunto – eravamo il Paese più cliccato al mondo, ma dobbiamo essere i primi anche nelle prenotazioni e non solo nei clic. A causa del conflitto in Ucraina, non avremo i russi, questo è inevitabile, non ci si può fare nulla. Valgono il 2% del fatturato totale del turismo, bisogna recuperare il restante 98% e anche di più su altri mercati”.
Inoltre, il ministro ha rimarcato che “per vendere prodotti servono soldi e che il budget di Enit è la metà di quello dell’agenzia spagnola. Ma quest’anno ce la giochiamo: il budget sarà il 75%, speriamo l’anno prossimo arrivi al 100%”.
La direttrice Marketing di Enit, Maria Elena Rossi, ha spiegato che in questo momento “ci sono 32 milioni a disposizione dell’ente”, mentre l’aumento quest’anno sarà “nell’ordine dei 15 milioni”.
Gravaglia ha parlato anche di decreto flussi: “Nell’immediato serve un decreto flussi: attualmente il mercato del lavoro italiano non funziona, è bloccato, e dovremo prendere degli stranieri altrimenti gli alberghi non riescono a lavorare. La carenza di personale nelle strutture è un tema di regole, oltre che di questioni economiche. Se abbiamo il 10% di disoccupazione e mancano più di 300mila figure c’è qualcosa che non va – ha sottolineato il ministro -Ci sono, ad esempio, realtà di aiuto cuochi che preferiscono lavorare 2-3 giorni altrimenti perdono il Reddito di cittadinanza. Vanno aggiustate un po’ le regole – ha ribadito – I contratti sono questione di domanda e offerta, che si possono incontrare solo se le regole funzionano. Ci sono anche realtà che propongono stipendi più alti rispetto ai contratti, e non trovano personale. Il problema è molto più ampio”.

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