mercoledì, 27 Novembre 2024

UE, ok ad ad aiuti per 698 mln al turismo italiano. Garavaglia: risultato atteso

La Commissione europea ha approvato il regime italiano di aiuti per 698 milioni di euro a sostegno delle imprese del settore turistico colpite dalla pandemia da coronavirus. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e rientra nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
“Le imprese attive nel settore del turismo hanno visto diminuire notevolmente le loro entrate a causa della pandemia da coronavirus e delle restrizioni introdotte – afferma in una nota la commissaria responsabile per la Concorrenza Margrethe Vestager – Questo regime da 698 milioni di euro consentirà all’Italia di sostenerle, aiutandole a coprire il fabbisogno di liquidità e ad assicurare la continuità operativa. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di attutire l’impatto economico della pandemia da coronavirus nel rispetto delle norme dell’Ue”.
Parte della dotazione finanziaria sarà messa a disposizione tramite il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Gli aiuti saranno sotto forma di sovvenzioni dirette e crediti d’imposta per le imprese turistiche, per coprire parte dei costi per l’ammodernamento delle strutture e degli impianti e l’efficientamento energetico, e sotto forma di crediti d’imposta per le agenzie di viaggi e gli operatori turistici. I beneficiari avranno diritto a un importo che copra fino al 50% dei costi ammissibili, entro un massimale di 100 000 euro per impresa.
Pieno apprezzamento da parte del ministro del Turismo Massimo Garavaglia per la decisione assunta dalla Commissione europea. “Un risultato atteso, ma non per questo meno importante, che premia l’attività del ministero a livello europeo”, commenta il ministro.
L’intervento era contenuto negli articoli 1 e 4 del decreto legge 152/2021. E consentirà di superare il regime del ‘de minimis’ ampliando il contributo a fondo perduto del ministero fino ad un massimo di 2,5 milioni per operatore turistico.

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