sabato, 21 Dicembre 2024

Viaggi sostenibili, promosse le strutture ricettive italiane

L’Italia è avanti nell’adozione di misure per limitare la produzione di Co2 del settore ricettivo e ha raggiunto un potenziale di abbattimento pari al 61%, rispetto al 47% dell’Europa nel suo insieme. Il settore inoltre risulta pronto ad agire, con quasi il 70% di proprietari di alloggi che concorda sulla fondamentale importanza della sostenibilità. Tuttavia, si stima che per l’attuazione di tutte le misure necessarie per la decarbonizzazione, l’Italia debba investire 9,9 miliardi di euro.

E’ quanto emerge dallo studio ‘Global accommodations sector: The road to net zero emissions’ su come il settore ricettivo possa azzerare le emissioni di carbonio entro il 2050, presentato a Firenze da Booking.com. Secondo lo studio il settore ricettivo a livello mondiale è responsabile di 264 milioni di tonnellate di emissioni dirette e controllabili di Co2 equivalente all’anno e sarebbero necessari investimenti pari a 768 miliardi per raggiungere lo zero netto entro il 2050.

Ma i risultati della ricerca evidenziano che molte strutture ricettive hanno già implementato una serie di misure per limitare la produzione di Co2 che variano tra il 30% e il 70%. Tra queste ci sono l’installazione di sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria ad alta efficienza energetica, l’utilizzo di elettrodomestici ad alta efficienza energetica in tutto l’alloggio e l’impianto di doppi vetri.

Secondo il Report sulla Sostenibilità 2022 di booking.com l’81% dei consumatori è d’accordo nel voler fare scelte di viaggio sempre più sostenibili e circa il 50% degli intervistati ha affermato che le recenti notizie sul cambiamento climatico li ha influenzati a fare scelte di viaggio più consapevoli e improntate alla sostenibilità.

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