martedì, 26 Novembre 2024

Turismo neve punta su 9,5 mld di fatturato ma incognita caro energia

Sarà un altro anno difficile per il turismo della neve italiano? Dopo la stagione ‘nulla’ dovuta al Covid-19 nel 2020-2021 e un’altra – lo scorso inverno – in cui non si è riusciti a tornare sui livelli prepandemici, ora si abbatte sull’economia turistica invernale l’esplosione dei costi energetici. È quanto emerge da Skipass Panorama Turismo, osservatorio italiano del turismo montano di Jfc, pubblicata in anteprima dall’ANSA, secondo cui nell’inverno 2022/2023 il fatturato complessivo salirà a quota 9 miliardi e 514 milioni di euro, segnando – nei confronti del 2021-22 – una crescita di 772 milioni, con una variazione complessiva positiva del +8,8%.

Per Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile dell’Osservatorio, però, “i maggiori incassi serviranno solo alla copertura dei maggiori costi relativi al riscaldamento, all’energia elettrica e all’approvvigionamento di generi alimentari, senza considerare tutta una serie di ulteriori costi che subiranno anch’essi incrementi (gestione amministrativa, personale, etc.). Non saranno quindi margini utili a migliorare l’Ebitda delle aziende della filiera, che rischia di subire una riduzione superiore ai 10 punti percentuali”.

Nel dettaglio secondo i calcoli di Jfc è di 4 miliardi 351 milioni il fatturato del sistema ospitale nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere (alberghi, villaggi, B&B, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto, etc.). Rispetto alla stagione invernale scorsa, il cui fatturato è stato pari a 4 miliardi 77 milioni, si registra un incremento del +6,7% (+273 milioni circa). SI attesta a 4 miliardi 38 milioni il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass e impianti di risalita vari, etc., vale a dire i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve.

Nella stagione invernale 2021-22 il fatturato complessivo è stato pari a 3 miliardi 634 milioni, quindi si registra un incremento dell’11,1%, quantificabile in 403 milioni circa in più. Infine è pari a 1 miliardo 125 milioni di euro l’ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento ecc.. Sulla stagione invernale scorsa, il cui fatturato è stato pari a 1 miliardo 29 milioni, c’è un incremento del +9,3% (+95 milioni circa).

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