venerdì, 22 Novembre 2024

Milano punta su nuova strategia abitativa per combattere il caro affitti

Meno affitti temporanei per i turisti e più alloggi popolari, grazie a una nuova società e ad una strategia che coinvolge anche l’hinterland. Il Comune di Milano sta cercando una soluzione al caro-affitti e al problema delle abitazioni che hanno portato nei giorni scorsi gli studenti universitari ad inscenare una protesta dormendo in tenda davanti al Politecnico.
La nuova strategia abitativa è stata messa nero su bianco dall’assessorato alla Casa, approvata dalla giunta ed è basata sui risultati del Forum dell’abitare dello scorso marzo. Il punto di partenza è l’idea che la questione debba essere affrontata a livello metropolitano, non solo cittadino, dato che nei Comuni della provincia c’è maggiore offerta di alloggi a prezzi inferiori, in questo coinvolgendo anche università, aziende e sistema ospedaliero.
Altro passo sarà rivedere – a livello metropolitano e non solo di città – gli accordi sul canone concordato adeguando le tariffe ma pensando anche ad agevolazioni fiscali, con la possibilità di applicarlo all’affitto di una singola camera.
C’è poi la volontà di limitare gli affitti ai turisti per favorire quelli a lungo termine a studenti e lavoratori, con la
richiesta, già fatta ma qui ribadita, di una legge ad hoc come quella già fatta a Venezia.
A questo si aggiunge l’intenzione di rilanciare e aumentare il numero delle case popolari, facendole passare da 22 a 25 mila entro il 2030 e cambiando la gestione con una nuova società, Società casa. In questo rientra il progetto avviato per affittare appartamenti popolari sfitti a lavoratori a un canone agevolato a condizione che siano loro a fare i lavori di ristrutturazione.
Il Comune di Milano introdurrà inoltre un contributo per i genitori under 35 che vivono in affitto con un figlio nato o adottato nel 2023. Si tratta di un bonus triennale da 9mila euro (250 euro mese).

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